mercoledì 23 maggio 2012

PERICOLO A BRINDISI!

Aeroporto Brindisi


05/04/2012
Brindisi: piano Enac, sicurezza o altro?

La notizia è stata messa in standby da un po' tutti gli organi d'informazione ed invece rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei cittadini brindisini. Con la complicità del commissario Pezzuto e dei tecnici comunali la ns. amministrazione ha accettato senza neppure fare alcuna osservazione il piano di sicurezza presentato da Enac per il nostro aeroporto. La conseguenza di questa accettazione senza neppure interferire è che oramai non si può più intervenire per rendere più accettabili questi vincoli. Per essere più chiari la situazione nella quale si troverà la nostra città sarà questa: nelle zona di atterraggio degli aerei non sarà possibile costruire in altezza, e quindi l'indice di fabbricabilità e' praticamente vicino allo zero. Inoltre non sarà possibile neppure organizzare spettacoli aperti al pubblico e quindi l'intera parte del porto interno, del Casale e della gran parte del quartiere paradiso e di tanta parte del nostro porto esterno non saranno praticabili, e non saranno più edificabili. Un colpo mortale anche al calcio perché il campo Fanuzzi si trova nel pieno del cono di atterraggio e quindi stando alla norma di protezione Enac, nessuna partita si potrà disputare, almeno in concomitanza con l'apertura dell'aeroporto e quindi praticamente nell'arco dell'intera giornata ad eccezione della notte. Ma come si farà anche per i progetti di riqualificazione del quartiere Paradiso? E per quelli tanto pubblicizzati della sciaia? E se per caso si volesse riprendere il progetto del terminal per i containers nel quale è naturale pensare a gru di notevole altezza per lo scarico ed il carico? Gli abitanti del rione casale che volessero utilizzare la norma per costruire anche una villetta ad un piano non lo potranno più fare. E tutto questo è stato possibile senza colpo ferire e cioè senza alcun avviso alla città, senza informare nessun organo di stampa senza neppure fare un semplice ricorso. Un fatto assai grave che andrebbe subito approfondito da parte dei partiti politici e dei candidati sindaci per confrontarsi su questo problema che potrebbe bloccare definitivamente zone di espansione anche sulla costa, dove tutti dicono di voler studiare nuovi investimenti: Come si può pensare ad una tale ipotesi con questo vincolo pesante? Speriamo solo che da palazzo di città qualcuno voglia spiegare ai brindisini come stanno le cose, e se magari, si possono limitare i danni o se ci sono alternative che aggirino l'ostacolo. Insomma facciamo qualcosa, muoviamoci e non lasciamo che altri vincoli blocchino Brindisi e le sue potenzialità. - Il tutto senza voler pensare a male, perché il dubbio che può nascere è questo: non si sarebbe fatto ricorso volutamente per avere maggiore cubatura disponibile per altre zone dove, magari, è più conveniente investire per alcuni gruppi in città, già proprietari di quelle zone di espansione inserite del famoso documento programmatico preliminare approvato in fretta e furia nello scorso agosto dal consiglio comunale nella sua ultima uscita ?

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