lunedì 18 giugno 2012

STAVAMO MEGLIO, QUANDO STAVAMO PEGGIO

un sogno! riusciranno i nostri figli...

A distanza di un anno, la situazione dei trasporti a Taranto è notevolmente peggiorata, anzi non esiste più possibilità di mobilità per i tarantini, di fatto viene negato un diritto sancito dalla Costituzione: il diritto alla mobilità.

Lo scorso anno di questi tempi, stendevamo l’O.d.G. presentato poi in Regione dal consigliere Cervellera (condiviso da tutti i consiglieri tarantini), passato all’unanimità il 26 settembre: ”Il Consiglio impegna il Governo regionale a proseguire nell’utile interlocuzione con il territorio della Provincia di Taranto e con Aeroporti di Puglia per la valorizzazione dell’importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie, predisponendolo anche ai voli civili”.

Da quel giorno: la Regione, Aeroporti di Puglia, la Provincia e le Amministrazioni locali non fatto nulla!

Cioè, questo a futura memoria delle nuove generazione, in Regione “giocano” ad approvare risoluzioni che poi nessuno rispetta!

A settembre 2011, anche l’On. Antonio Di Pietro presenta un’interrogazione parlamentare alla Camera dei deputati: ancora nulla.

A dicembre in sede di approvazione di bilancio alla Regione (giorno che ha segnato la definitiva rottura tra associazioni e consiglieri regionali), viene ignorato dalla maggioranza un emendamento: il 27/ter, che portava 1 milione di € e voli Ryanair a Taranto. I consiglieri si fanno …facilmente abbindolare dall’assessore alla mobilità (degli altri) Minervini, che promette un piano strabiliante per Taranto. Si viene poi a sapere che il piano strabiliante ha un nome “Aerotecsys”, di cui ancora non abbiamo visto nulla, e tacciamo sulla consistenza ed esistenza di tale società con un pedigree alquanto nebuloso.

A gennaio di quest’anno fino a poco prima delle elezioni la CCIAA (spronata dalle associazioni e movimenti), sotto il patrocinio del Presidente Sportelli, organizza una serie di tavoli, dove vengono coinvolti: politici, amministratori, consiglieri, assessori, parlamentari, sindaci, operatori del settore, imprenditori, associazioni (sia del territorio pugliese, lucano e calabrese). Tutti (anche i sindaci calabresi) chiedono la riattivazione dei voli a Taranto, ma d’allora, ancora nulla.

Ricordiamo che la CCIAA di Taranto è il 2° azionista di Aeroporti di Puglia (ma ha più voce in capitolo la Confindustria di Brindisi), che in virtù delle risultanze dei tavoli dovrebbe “obbligare” AdP a rispettare la convenzione 2003 ENAC.

Vista la totale latitanza e mancanza di fiducia nella Politica e delle amministrazioni, mi sono visto costretto, a nome del Movimento Aeroporto Taranto, a chiedere “informazioni” alla Commissione Europea di Garanzia sulla concorrenza, in merito alla mancata attivazione delle rotte previste per Taranto e ai relativi 5 milioni di € stanziati per tali rotte.

Anche l’avv. Albisinni (stanco delle prese in giro di AdP, anche quando era assessore), tramite l’avv. Raffo ha presentato un esposto alla Procura di Taranto, facendo crescere a 7 le Procure che in tutta Italia indagano su Aeroporti di Puglia.

Fin qui tutto negativo, di positivo nulla. Tra le negatività, includo anche le navette per Brindisi (già naufragate) con un notevole esborso per le casse regionali.

Pertanto, attendiamo fiduciosi il lavoro della Digos e della Magistratura, e speriamo che paghino (anche dal punto di vista elettorale) chi si è reso complice di questo scempio che lasceremo in eredità ai nostri giovani, che se riescono a trovare un mezzo di trasporto, scapperanno sempre in numero maggiore verso la civiltà (non tanta, il minimo sindacale).


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