mercoledì 8 agosto 2012

COPIA & INCOLLA




I giornalisti dovrebbero "deontologicamente" fare il proprio mestiere: cercare le notizie anziché rileggere i comunicati stampa; verificare l'autenticità delle notizie etc. In breve: essere ...scomodi.
2 giornalisti: AntonelloCassano e Ilaria Turlione, hanno firmato un articolo di Repubblica In volo l’utile degli aeroporti è guerra sugli aiuti ai privati”.  Nell'articolo c’è una lettura tutta barese dei dati. Dire che Bari ha avuto un boom di passeggeri (+9,9%) con un media nazionale (+6,4), significa esagerare. E allora Brindisi (+28,2) cosa dovremmo dire?
Altro appunto è sul numero delle Procure che indagano su AdP, sono 7 e non 5: Bergamo, Brescia, Vicenza, Verona, Roma, Foggia e Taranto.
Questo il capolavoro: I cittadini tarantini vogliono assolutamente un aeroporto civile e non solo la riapertura di quello che già c’è ma non funziona, l’aeroscalo merci di Grottaglie. Resta da capire se alla Puglia servano davvero quattro aeroporti civili”.
L’aeroporto è civile da tantissimo tempo. È l’aeroporto più grande della Puglia, non è “aeroscalo merci” perché di merci non ne sono mai arrivate per un preciso adempimento di AdP che non ha mai cercato un operatore cargo. 

questo è l'articolo della Repubblica

In volo l’utile degli aeroporti è guerra sugli aiuti ai privati
IL BILANCIO 2011 È STATO CHIUSO CON UN UTILE DI 921MILA EURO MENTRE ANCHE LA PRODUZIONE FA SEGNARE UN INCREMENTO CON UN VERO BOOM DI PASSEGGERI PER GLI SCALI DI BARI E BRINDISI PERÒ FANNO DISCUTERE GLI INCENTIVI, SOPRATTUTTO QUELLI CONCESSI A RYANAIR CONTRO I QUALI SI SCAGLIA LA UIL

Antonello Cassano Ilaria Turlione 
Bari: Buone notizie e qualche turbolenza su Aeroporti di Puglia. Se è vero che i conti non sono mai stati così in ordine e il numero dei passeggeri non ha mai toccato vette così alte, è altrettanto vero che la società che gestisce i quattro aeroporti pugliesi non ha mai subito un tiro incrociato così forte da parte delle procure di mezza Italia come in questo periodo. Ma cominciamo dalla notizia buona. Nella prima settimana di maggio l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio di esercizio 2011 chiuso con un utile di 921 mila euro, vale a dire 30% in più rispetto allo scorso anno. Numeri che dimostrano come gli aeroporti pugliesi riescano a volare più in alto della crisi. Segni positivi anche per il valore della produzione arrivato a 93 milioni, con un 9% in più rispetto al 2010. Questa è la cifra simbolo del buono stato di salute del gruppo guidato da Domenico Di Paola, perché direttamente correlata all’incremento del traffico. Incremento che sarebbe meglio definire boom per gli scali di Bari e Brindisi, le due infrastrutture su cui la società ha puntato maggiormente. L’aeroporto salentino “Papola-Casale” ha fatto registrare un +28,2% (rispetto al +6,4% della media nazionale), mentre Bari ha conquistato un +9,9%. Il risultato positivo della gestione caratteristica aziendale, ovvero il margine operativo lordo di 28 milioni di euro (+ 22% rispetto al 2010) è stato garantito anche con azioni di incremento
di produttività: significativo in tal senso il costo del personale, invariato rispetto all’incremento del traffico. Ottimi i numeri dei passeggeri: nel 2011 gli arrivi e le partenze negli scali pugliesi sono stati 5.847.817 a fronte dei 5.076.699 del 2010, con un incremento del 15,2% su base annua. Senza contare i collegamenti diretti sempre più fitti da Bari e Brindisi verso le principali città europee: quest’estate Ryanair, AirEuropa, Easyjet, la nuova nata tra le low cost Volotea e un gigante come Lufthansa intensificheranno i loro collegamenti con gli scali pugliesi. La Adp punta sui voli charter di Helsinki e Tallin su Brindisi e di Mosca e Minsk su Bari. Sempre più chiara la volontà della Regione di attrarre investitori stranieri e lasciare che uno dei pochi gioielli economici pugliesi voli con le sue ali. La Regione rimarrà azionista di riferimento ma entro il 2012 ci sarà un bando di gara internazionale per aprirsi a partner privati. Poi ci sono Bergamo, Brescia, Vicenza, Verona e Roma. Solo che non si tratta di nuovi voli, ma di Procure che hanno aperto inchieste sulla Aeroporti di Puglia per indebita percezione di contributi. Ed è soprattutto su Ryanair che si sono concentrate le polemiche, rilanciate in Puglia dalla Uil. La compagnia low cost che solo l’anno scorso ha ricevuto 12 milioni di euro dalla Regione, oggi è accusata di evasione fiscale sui rapporti contrattuali coi lavoratori. Anche la Procura di Foggia intende far luce sui 18 milioni di euro erogati in tre anni dalla Regione alla Darwin Airlines e sull’appalto da 10 milioni di euro. Proprio a Foggia l’ad del gruppo, Domenico Di Paola, è definito «il killer del Gino Lisa», l’aeroporto della città chiuso da mesi per via di una pista troppo piccola. Per allungarla servono 14 milioni di euro che il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, si è impegnato a sbloccare. Turbolenze anche sul fronte jonico. I cittadini tarantini vogliono assolutamente un aeroporto civile e non solo la riapertura di quello che già c’è ma non funziona, l’aeroscalo merci di Grottaglie. Resta da capire se alla Puglia servano davvero quattro aeroporti civili. La Regione rimarrà azionista di riferimento ma entro il 2012 ci sarà un bando di gara internazionale per aprirsi a partner privati
(11 giugno 2012)

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