domenica 7 ottobre 2012

(NUOVA) LETTERA AL PRESIDENTE SPORTELLI

i presidenti Luigi Sportelli e Enzo Cesareo (foto di R. Ingenito)

Egregio presidente,
la settimana scorsa lei e il presidente Cesareo eravate ospiti di una trasmissione sull'emittente studio100, in occasione del TFF della BCC di San Marzano presso l'Histò sul Mar piccolo.
Il tema, ovviamente, era lo sviluppo economico della città di Taranto. Sia lei che il presidente Cesareo, avete fatto un gran parlare di progetti che non decollano e di soldi che non atterrano, senza fare alcun cenno al luogo deputato per i decolli e gli atterraggi: l'aeroporto di Taranto.
Nei mesi scorsi presso l’associazione che lei presiede si sono tenuti numerosi incontri con tutte le personalità politiche, istituzionali ed imprenditoriali, sul tema "tavolo della mobilità". 
Luigi Sportelli

Alla fine di tutti gli incontri, lei ha voluto evidenziare l'assoluta unità d’intenti di tutte le figure chiamate a partecipare al dibattito, financo gli amministratori dell'alta Calabria e della Basilicata, tutti concordi nel volere la riattivazione dell'aeroporto di Taranto.


Vincenzo Francomano

                           Luigi Sportelli

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L'investitura che il tavolo le ha affidato (anche in virtù del fatto di essere il secondo azionista di Aeroporti di Puglia Spa"), al momento non è stata esercitata. Le elezioni, che se si sono frapposte, sono da tempo terminate, e pertanto, non si capisce il perché lei non esercita il mandato che le è stato affidato.
A Brindisi negli scorsi mesi gli amministratori si sono preventivamente mossi per risolvere un problema nato con il piano sicurezza messo a punto dall'ENAC. Piano che crea più di un conflitto con lo sviluppo del territorio brindisino (il piano pone limitazioni all’ampliamento dei quartieri adiacenti l'aeroporto).
È di pochi giorni fa una notizia ancora più clamorosa: l'aeroporto non sarebbe più in grado di ricevere traffico aereo dopo un certo orario a causa di un conflitto di competenze con i controllori aerei militari.

Piano di sicurezza Enac per l'aeroporto di Brindisi

È da tempo che chiediamo lo spostamento di alcune rotte aeree (da Brindisi a Taranto) visto l'intasamento registrato nell'aeroporto di Brindisi. A maggior ragione, si sarebbe dovuto cogliere la palla al balzo, e chiedere di spostare per tempo, alcune rotte aeree, viste le difficoltà alle quali vanno incontro.
È vero che, a differenza di ciò che succede a Brindisi, i nostri amministratori sono piuttosto …distratti, ma a lei è stato affidato un mandato ben preciso, che assume maggior valore alla luce dell’enorme attenzione alla quale è soggetta da alcuni mesi la comunità tarantina. Insomma, era un altro motivo in più per far conoscere a tutta l'Italia e mettere al corrente dello stato di abbandono e di ingiustizia che vive Taranto.
La riattivazione dell'aeroporto non è un capriccio, ma è un motivo di sviluppo, di crescita ed è appunto la carenza di mobilità che manca a questa terra: privata di strade, di treni, di navi, di aerei, di infrastrutture che sono indispensabili, vista la valenza industriale che vantiamo di avere.
Presidente, le chiediamo un intervento urgente, perché al giorno d’oggi, solo con la tempestività e la velocità d’azione, è possibile stare al passo con i tempi: Taranto (prima città del meridione in termini di P.I.L.) ha bisogno d’infrastrutture che già ci sono e che devono essere messe a regime per poter sperare in una svolta che non sia solo quella della monocultura industriale.
Buon lavoro.
Mimmo DE PADOVA (coordinatore Movimento)

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