domenica 13 ottobre 2013

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE - AEROPORTO TARANTO

il parlamentare Alessandro Furnari (fuoriuscito dal Movimento 5 stelle)
Il 30 settembre 2013 Alessandro Furnari (parlamentare di Taranto) ha presentato un'interrogazione parlamentare a risposta scritta, riguardante la situazione in cui versa l'aeroporto di Taranto.
Non è quella che noi avremmo voluto, ma per il momento ci accontentiamo.
Qualcuno ci critica, perché diamo spazio a (testuali): "...simili personaggi". Rispondiamo affermando ciò che abbiamo sempre ribadito: "APPOGGEREMO CHIUNQUE FARA' QUALCOSA DI CONCRETO PER L'AEROPORTO", e che abbiamo già fatto nei confronti di On. Antonio Di Pietro ed On. Elio Lannutti.
Ecco l'intera interrogazione, che pur essendo (a nostro parere) incompleta, mette il punto sul un fatto fondamentale: SISTEMA AEROPORTUALE.
La gestione dei 4 aeroporti non autorizza Aeroporti di Puglia a farla diventare "Sistema Aeroportuale", perchè, viene definito dai Regolamenti e dalle LEGGI: art. 2 del decreto legislativo n. 18 del 1999, definisce sistema aeroportuale "un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992".
Altro punto focale, sono i mancati lavori per adeguare le strutture viarie attorno all'aeroporto  Previsti fin dal 2006, non sono stati mai realizzati (anzi i soldi sono stati ritirati 12 milioni di €), e pertanto non possono permettere il tanto sbandierato (a chiacchiere) Cargo.

Camera dei deputati
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02006
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 87 del 30/09/2013

Firmatari
Primo firmatario: FURNARI ALESSANDRO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/09/2013

Destinatari
Ministero destinatario:

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/09/2013
Stato iter: IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02006
presentato da
FURNARI Alessandro
testo di
Lunedì 30 settembre 2013, seduta n. 87
FURNARI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
  • nei giorni scorsi, il Presidente dell'associazione di promozione turistica «TarantoVola» recandosi all'aeroporto civile «Marcello Arlotta» di Grottaglie ha trovato l'ingresso di accesso al pubblico sbarrato e ha ricevuto notizia che l'accesso, in base alle nuove disposizioni, deve essere effettuato tramite pass;
  • il direttore di Aeroporti di Puglia, rispondendo, sempre attraverso un'intervista su un quotidiano, ha fatto sapere che la società Aeroporti di Puglia si è adeguata ad una recente disposizione del Ministero dell'interno che «deriva dalla necessità di tutelare beni pubblici, come sono appunto le strutture aeroportuali nazionali, quando non c’è attività continua e costante. Di conseguenza come nel caso di Grottaglie le porte devono restare chiuse e sotto sorveglianza giacché non può esserci il posto fisso di Polizia»; «Non c’è assolutamente da parte di APD alcuna volontà di contrasto all'aeroporto grottagliese» conclude il Presidente Aeroporti Puglia;
  • l'aeroporto in questione è registrato come Aeroporto Civile Nazionale e Comunitario;
  • in base al piano regionale dei trasporti della Puglia, il suddetto aeroporto risulta facente parte di un sistema aeroportuale (insieme agli aeroporti Gino Lisa di Foggia, aeroporto del Salento di Brindisi e Karol Wojtyla di Bari);
  • nel caso degli Aeroporti Pugliesi la definizione di sistema aeroportuale non è applicabile (a differenza del sistema aeroportuale Linate-Malpensa di Milano o Fiumicino-Ciampino di Roma, ad esempio) poiché i 4 aeroporti servono città differenti poste a notevole distanza l'una dall'altra e con un bacino di utenza molto elevato, così come riportato nell'articolo 2 del decreto legislativo n. 18 del 1999, che definisce sistema aeroportuale «un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992»;
  • l'aeroporto di Grottaglie, peraltro, vanta la presenza della pista aerea più lunga della Puglia, con i suoi 3,2 chilometri di lunghezza, risultando particolarmente idonea ad accogliere l'atterraggio di velivoli di grandi dimensioni;
  • nel 2006, a seguito dell'insediamento del gruppo Alenia-Aeronautica presso il citato scalo per la produzione delle fusoliere della Boeing, lo scalo è stato adeguato per consentire l'atterraggio dei pesantissimi Boeing Cargo, risultando a fine lavori una delle piste più lunghe d'Italia;
  • nonostante l'investimento di 130 milioni di euro per i lavori effettuati per gli adeguamenti strutturali, previsti dall'articolo 31 del PRT Puglia – capitolo 5 – commi a) e b) secondo cui sono previsti «gli interventi di adeguamento/potenziamento sugli assi stradali di connessione all'aeroporto di Grottaglie al fine della sua integrazione nella rete di collegamento regionale/nazionale, prioritariamente per la connessione con l'area portuale di Taranto», rimane ad oggi chiuso ai voli civili, sia di linea che charter, rimanendo aerostazione a vocazione prevalentemente cargo, ma senza collegamento diretto con la vicinissima strada statale 7 (SS7) o l'altrettanto vicina linea ferroviaria;
  • lo «Studio per lo sviluppo della rete aeroportuale nazionale» elaborato da One Works, KPMG e Nomisma per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) stima che l'aeroporto di Taranto ricopra un bacino di utenza territoriale che si estende per ben 12.800 chilometri quadrati e che risulti raggiungibile in soli 90 minuti da più di 3 milioni di passeggeri potenziali provenienti dalla provincia di Taranto, dalla Basilicata e da parte della Calabria;
  • dal piano regionale dei trasporti – piano attuativo 2009-2013 della regione Puglia si evince che l'aeroporto di Grottaglie, ferma restando la possibilità di sviluppare traffico passeggeri a servizio della domanda generata dal proprio territorio di riferimento è chiamato principalmente ad integrarsi nel sistema logistico-portuale dello Ionio, costituendone uno dei punti di forza grazie alle caratteristiche dei suoi impianti e alla sua elevata accessibilità ulteriormente migliorata attraverso la previsione dell'adeguamento dello svincolo sulla SS7. L'aeroporto potrà costituire un ulteriore incentivo per attrarre investimenti privati nel Distripark completando il network di feederaggio multimodale a supporto del sistema portuale; 
  • dallo stesso piano si apprende che l'accessibilità stradale dell'aeroporto di Grottaglie è stata migliorata attraverso il collegamento diretto con la viabilità di interesse nazionale. La realizzazione dei numerosi potenziamenti stradali previsti in Salento consentono di migliorare i collegamenti dell'aeroporto con il porto di Taranto e le principali aree produttive e turistiche della zona;
  • Taranto è collocata in un'area strategica per le comunicazioni intermodali, a ridosso di due regioni (la Calabria e la Basilicata) che, non avendo aeroporti vicino, potrebbero sostenere la domanda di una notevole utenza per i voli civili;
  • l'utilizzo a pieno regime dello scalo grottagliese, unitamente al porto di Taranto, rappresenterebbe il volano per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutta la terra ionica;
  • il territorio ionico sarebbe fortemente avvantaggiato da un incremento dei flussi turistici nell'area essendo una delle principali mete turistiche della regione;
  • la valorizzazione delle locazioni naturali, della cultura, delle tradizioni con i partner pubblici e privati che perseguono i medesimi obiettivi rappresenta un'efficace forma di sviluppo sostenibile del territorio;
  • nel piano ENAC (febbraio 2012), l'aeroporto «Arlotta» è stato inserito nella Rete nazionale degli aeroporti per il trasporto delle merci, come scalo di macro-area, insistente in una piattaforma logistica pianificata, a supporto dei distretti produttivi locali e a servizio delle esigenze espresse dalle imprese del territorio, per l'accesso diretto ai mercati;
  • l'aeroporto di Grottaglie è considerato altresì «scalo con sviluppo correlato», il cui traffico, in ragione dei condizionamenti e delle relazioni esistenti all'interno dei bacini di utenza, deve essere, appunto, correlato per rispondere con maggiore efficacia all'esigenza del territorio;
  • di conseguenza per quanto riguarda il complesso degli aeroporti pugliesi si evidenzia, nel piano sopra citato, che l'aeroporto di Bari si configura come aeroporto strategico della costa meridionale adriatica dedicato al traffico di linea e merci; l'aeroporto di Brindisi svolge il ruolo di scalo primario a supporto di Bari, specializzato in traffico low cost e attività complementari a servizio della zona turistica salentina; per l'aeroporto di Foggia è indicata una vocazione relativa al segmento di traffico corrispondente all'Aviazione Generale (commerciale e privata), ai servizi elicotteristici e di servizio al turismo locale; infine, lo scalo di Taranto Grottaglie si configura attualmente come uno scalo che svolge un servizio di trasporto speciale intercontinentale, per il quale è indicato a medio termine il ruolo di polo del traffico aereo merci;
inoltre, si evidenzia sempre nel piano ENAC, l'aeroporto di Grottaglie per la posizione geografica strategica in relazione all'area Mediterranea e per le caratteristiche dimensionali e prestazionali della pista di volo, presenta anche interessanti potenzialità e pertanto, nel lungo periodo, potrebbe svolgere il ruolo di riserva di capacità dei traffici aerei dell'Italia meridionale –:
se e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere il Governo alla luce di quanto descritto in premessa, al fine di garantire in tempi celeri, la completa riapertura dell'aeroporto «Marcello Adotta» di Grottaglie-Taranto al traffico civile e commerciale alla stessa stregua di quanto accade negli altri aeroporti della regione Puglia, poiché non identificabili come sistema aeroportuale.
(4-02006)

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