martedì 15 ottobre 2013

ROMPIAMO L’ISOLAMENTO DEI NOSTRI TERRITORI

bacino d'utenza Aeroporto Taranto

Un bacino d'utenza di circa 700 mila abitanti e di oltre 2 milioni di presenze turistiche all'anno che abbraccia le province di Taranto, Matera e Cosenza.
        
Una pista di 3.200 metri, la 5ª in Italia per lunghezza. Questo è l'Aeroporto Intercontinentale di Taranto. Una struttura perfettamente funzionante, dotata dei necessari sistemi di sicurezza, baricentrica rispetto alle esigenze di mobilità e trasporto dell'arco ionico ed elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico di questo vasto territorio.
        
A questo scalo, però, dal 2006 è stata ingiustamente preclusa la possibilità di effettuare sia voli cargo e sia voli passeggeri.

Questo è un grave spreco di risorse pubbliche!!
        
Le decisioni di Aeroporti di Puglia limitano fortemente l'operatività dello scalo aereo tarantino sotto ogni aspetto. Nemmeno la vagheggiata destinazione cargo, è stata mai effettivamente perseguita in termini di dotazioni infrastrutturali e finanziarie. Infatti finora per l'aeroporto di Taranto non c’è stato un solo volo cargo e non è stato speso un solo euro di quanto previsto nei documenti ufficiali.

Solo promesse mai mantenute e finanziamenti mai arrivati.
        
Questa condizione penalizza la popolazione, l’intero tessuto produttivo, le strutture turistico/ricettive dell'Alto Ionio, un'area dotata di grandi potenzialità che non possono  esprimersi al massimo a causa di scelte non condivisibili che favoriscono altri territori e penalizzano i nostri.
        
Gli stakeholders politici, sociali, istituzionali ed economici dell'arco ionico hanno condiviso la manifestazione di interesse sottoscritta nell'ambito del Tavolo della Mobilità istituito dalla Camera di commercio di Taranto, con la quale si chiede la piena riattivazione dell’aeroporto di Taranto ai voli passeggeri e la realizzazione delle indispensabili opere infrastrutturali propedeutiche al traffico cargo.        

Un aeroporto funzionante romperebbe l'isolamento in cui è stata confinata una vasta ed importante area del Sud Italia.
                  

In linea con questo obiettivo, il 26 ottobre 2013 a Taranto si svolgerà la manifestazione dei cittadini, delle associazioni e di tutto il tessuto sociale  dell'arco ionico che non vuole più subire ingiustizie. 

Nessun commento:

Posta un commento

chi lascia un commento si assume la responsabilità di quello che scrive.