giovedì 27 febbraio 2014

APPELLO AI CONSIGLIERI COMUNALI DI GROTTAGLIE


il sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese è già pronto a partire
Il 4 marzo il consiglio comunale di Grottaglie darà una svolta alla storia di questa provincia. Questa assise può, con una sua decisione cambiare lo sviluppo di un'intera comunità. Quest'oggi, voi consiglieri comunali, avete una sola risposta, se volete il bene dei vostri concittadini, la risposta è: vogliamo i voli passeggeri a Grottaglie.
Nel 2006 il territorio di Grottaglie è stato stravolto, sono stati estirpati ulivi, vigneti, sono stati ricoperti migliaia di kilometri di terreno fertile per permettere la realizzazione della quinta pista più lunga d'Italia. Tutto questo enorme sacrificio, è stato accettato dalla popolazione, in virtù di uno sviluppo che avrebbe portato tanti posti di lavoro e tanta ricaduta economica sul territorio e sulla provincia. Quello che invece è accaduto, è stato l'insediamento della Alenia, che ha portato enormi benefici alla stessa azienda, ma ben pochi alla popolazione. Questa enorme infrastruttura giace lì, come un gigante addormentato e non può svolgere la funzione per la quale è stato creato, ovvero: offrire mobilità ai cittadini.

Albisinni, Di Paola, Minervini, Donatelli

La decisione di non far volare Taranto, non ha nulla a che vedere con pianificazioni e studi, ma è una decisione presa cinicamente a tavolino sulle spalle dei cittadini tarantini, ai quali non è permesso usufruire di questo "aeroporto condominiale" (veniamo anche beffeggiati). Ricordiamo tutti la venuta di Di Paola e Minervini, che hanno fatto le solite promesse e non hanno mantenuto nulla. Ricordiamo, ma è negli atti di questo consiglio comunale, le parole di Di Paola che affermò, all'allora assessore provinciale avvocato Albissini: "…in presenza di una compagnia che vuole Taranto, noi metteremo a disposizione 10 milioni di euro". Quello che invece è continuato nella solita faccenda trita e ritrita della “vocazione cargo” (che nessuno vuole impedire, beninteso), e che rifiutiamo di essere presi in giro: a noi le promesse ad altri il cargo quello vero.

unico cargo possibile a Grottaglie

Prima erano solo le parti sociali, i movimenti, ad aspirare ad un turismo che poteva cambiare le sorti di Taranto e di tutta la provincia, poi ha cominciato a dirlo l'ex ministro della cultura, gli studi di settore, e recentemente UNIONCAMERE, che in uno studio presentato al ministro Lupi, ha evidenziato la necessità di sviluppare gli aeroporti, soprattutto quelli piccoli e quelli che insistono in territori che hanno difficoltà sia nel permettere una facile mobilità per i cittadini, che per creare sviluppo.
I nuovi ed imminenti “aiuti di Stato” che si appresta a varare la comunità europea, sembrano ritagliati a pennello per Grottaglie, infatti, sono previsti finanziamenti fino addirittura al 75% per permettere l'istituzione di nuove rotte. Il ministro Lupi ha incluso il nostro aeroporto fra i 26 scali d’interesse nazionale. Sarebbe una sciagura se non prendessimo al volo questa occasione unica, per permettere uno sviluppo di questa cittadina al pari di quella che (per esempio) ha …subito Bergamo. Quest'ultima grazie proprio all'aeroporto, ha avuto modo di vedere crescere e svilupparsi attorno all'aeroporto una miriade di insediamenti produttivi; questi si, che hanno prodotto ricchezza e posti di lavoro, altro che il cargo al di là da venire, o la fantomatica Aerotecsys.
Le città ormai si sviluppano attorno alle aeroporti, creando migliaia di posti di lavoro: un aereo genera, fra indotto, diretto, e indiretto, 80 posti di lavoro. Senza dimenticare i milioni (nel 2009 Brindisi ne ha incassati otto, ecco perché gridano allo scippo) che derivano dalle tasse aeroportuali.
Signori consiglieri, non lasciatevi sviare da proposte che non portano nulla sul territorio, vedi ad esempio: i droni, che a Grottaglie non potrebbero mai esserci, visto che possono operare solo ad una distanza minima dal primo centro abitato di 8 km, o a progetti che hanno solo lo slogan: Puglia corsara, Log-in ecc.
Signori consiglieri, ciò che voi oggi deciderete, segnerà il futuro dei nostri giovani. Decidendo per i voli passeggeri, la vostra decisione non porterà a nessuno effetto negativo. Una decisione contraria, decreterà per sempre la morte di questa infrastruttura.
Votate a favore dei grottagliesi e della provincia ionica, sarete ricompensati.


sabato 22 febbraio 2014

LETTERA APERTA AL CITTADINO DEL MOVIMENTO 5 STELLE ON. DIEGO DE LORENZIS

On. Diego De Lorenzis
Lettera aperta al cittadino del Movimento 5 stelle On. Diego De Lorenzis, membro della Commissione Trasporti alla Camera
C. mo Diego,
In questi giorni assistiamo a un continuo rinfaccio su come ci si deve comportare per fare il bene dei cittadini. Senza entrare nel merito della questione, penso che ognuno di noi sia capace di comprendere chi fa il bene del territorio e chi no. Abbiamo già in passato avuto modo di discutere della situazione dei trasporti, e in particolare sul settore aereo. Ho apprezzato molto il modo di porti (imparziale) e pertanto, ti chiedo d'intervenire in merito a ciò che ti segnalo.
Dal 2002 anno in cui la gestione dell'aeroporto è stata affidata ad AdP, questo gestore, è negli atti, non ha
mai fatto nulla per questa infrastruttura, contravvenendo agli obblighi della convenzione ENAC:
  • “…la concessionaria adotta ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale”
  • “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non discriminazione dell’utenza”. 
La politica e il pensiero di AdP è rappresentato dalle dichiarazioni di Di Paola: “…per far venire a Taranto il vettore, bisogna pagare”. 


Dichiarazioni che paiono in contrasto con quelle del nuovo A.U. Acierno: “… a Taranto si paga 1.500 €, a Brindisi 600 €”, in barba a tutte le regole minime di concorrenza e alle direttive emanate sulla G.U. (in mancanza di contratto di programma, tariffe stabilite dal ministero).
Taranto ha bisogno, più di altre realtà di mobilità, per svincolarsi dalla monocultura dell'acciaio; UNIONCAMERE, ha spiegato che in genere il 30% dei turisti usano per l'aereo per accedere al territorio italiano, mentre per Taranto il dato sale al 70%. Si capisce bene, interpretando questi dati che per Taranto è
indispensabile il trasporto aereo, a cominciare dai voli di aprile (iniziativa privata). Una proposta non vista di buon occhio da AdP e definita "scippo" da Brindisi!!!!?????
Strettamente legato al tema è il contributo di 12 milioni € dati a Ryanair in aggiunta agli sconti handling di 6 milioni € che portano il totale annuo a 18 milioni €. “sembrano un po’ tanti”.
Taranto, nel recente piano varato dal ministro Lupi, è stato giustamente inserito negli scali d'importanza nazionale, ma AdP, fedele alla sua ...linea, continua a vederlo solo cargo!!!??? un nonsense che non vuol dire nulla: a Taranto di cargo non c’è niente. è solo una definizione per tenere bloccato un aeroporto con la 5ª pista più lunga d’Italia, che nel 2006 è costata 200 milioni €.
C. mo Diego, ti saluto e ti ringrazio per quanto riuscirai a fare.

*DAL PIANO DEGLI AEROPORTI ALLE SCELTE DI  RUOLO: STRATEGIE DEL SISTEMA CAMERALE
*Lo sviluppo di un aeroporto comporta il verificarsi di due tipi di benefici:
•da un lato esso fornisce un servizio di trasporto alle imprese e alle persone, garantendo la possibilità di rapidi spostamenti;
•dall’altro  produce  ricchezza  in  quanto  “impianto  produttivo”,  che  concentra  una  forte domanda di lavoro e grandi volumi di investimenti.
Non  bisogna  poi  dimenticare  che la  presenza  di  un  aeroporto  e  la  sua  accessibilità  terrestre,  sono sempre  più  criteri  di  selezione  per  le  scelte  localizzative  di  imprese,  industriali  e  di  servizi, soprattutto delle  imprese  multinazionali  del  terziario  avanzato.  Uno  scalo  può  quindi  svolgere  un importante  ruolo economico  come  polo  di  sviluppo  per  l’intera  area  nella  quale  questo  è localizzato.


domenica 16 febbraio 2014

forum infrastrutture Mimmo DE PADOVA (+playlist)

BRINDISI GRIDA ALLO SCIPPO PER I VOLI A TARANTO


Dal vocabolario Treccani: Scippo [scìp-po] s.m. - Scippare -  alla base della parola c’è una forma latina excippare (cavare una pianta dal ceppo) - in lingua italiana scippare (strappare) - Furto solitamente effettuato per strada, con sottrazione rapida e violenta di oggetti che i passanti tengono in mano o addosso.


Scippo, questo è quanto hanno gridato i politici e gli amministratori di Brindisi in questi giorni, prima che l’A.U. (brindisino) Giuseppe Acierno li tranquillizzasse, recandosi e partecipando in riunioni di partito ed altro, snobbando invece il territorio tarantino che chiede spiegazioni.


Ora, senza entrare nel merito dei voli che partiranno da TARANTO, ci chiediamo: ma che senso ha parlare di furto, per dei voli che ancora non sono stati pianificati? Perché un imprenditore privato non può decidere dove svolgere la propria attività e il proprio business (senza alcun contributo pubblico)? Le tratte di cui si parla, sono completamente assenti dagli aeroporti di Bari e Brindisi, allora, perché non parlare di “ulteriore ampliamento” dell’offerta pugliese, visto che siamo (quando vogliono loro) un “Sistema Aeroportuale”? ma il loro intendimento in fatto di Sistema Aeroportuale è: tutto a Bari e Brindisi e niente a TARANTO e Foggia.
Non è cosi che funziona la cooperazione e, sgombrando il campo dagli equivoci, un Sistema Aeroportuale è: “un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o agglomerato urbano”  regolamento CEE n. 2408.


Quindi definire quello pugliese un sistema, è sbagliato, è solo un sistema gestito dalla stessa società di gestione, che perlopiù è pubblica, e quindi dovrebbe fare gli interessi di tutti i cittadini, e non solo degli “scippati”; se poi vogliamo tener fede all'origine della parola “scippo” estirpare, forse sono proprio Brindisi e Bari che …conservano gli ulivi secolari estirpati a Grottaglie.


Mentre Brindisi è pieno fermento, a TARANTO i nostri politici sono silenti, scettici e addirittura cavillosi, prendendosela con un imprenditore che ha avuto solo la colpa di puntare su TARANTO. 
Ed ora veniamo allo scippo vero, quello che TARANTO subisce da più di 10 anni, da quando AdP ha messo le mani sulla gestione aeroportuale pugliese. Il business-plan che prevede solo cargo (solo sulla carta) a TARANTO era già deciso da SEAP nel 2001. 
Quello che è avvenuto negli anni successivi, anche con l’appoggio di tarantini compiacenti, è solo il completamento di un disegno preciso, che però ha avuto un solo problema (e qui ci auto incensiamo): i movimenti a difesa dell’aeroporto. Non stiamo esagerando, visto che in AdP, veniamo definiti “terroristi”, e diffidati in continuazione da avvocati (pagati con quali soldi?).
Nel 2007 quando la CEE approvò gli “aiuti di stato”, per permettere lo sviluppo degli aeroporti regionali svantaggiati, promuovere il turismo, l’integrazione economica e sociale del territorio, specificava:
"gli aiuti riguardano esclusivamente l'attivazione di nuove rotte …non devono incoraggiare un semplice spostamento del traffico da una linea o da una compagnia ad un'altra. Non devono in particolare comportare uno sviamento ingiustificato del traffico da uno stesso sistema aeroportuale".
Quindi la norma era chiara: anche in caso di Sistema Aeroportuale, non ci possono essere spostamenti di soldi e di rotte.


Il Movimento Aeroporto TARANTO, nel 2011 ha chiesto alla CEE, se nei bandi del 2007 tutto era limpido. Ed è qui che interviene l’anomalia; la CEE chiede ad AdP, ma la risposta arriva dalla Regione: TARANTO è esclusivamente cargo! La CEE si ferma, non ritiene d’indagare oltre, non chiede perché i bandi prevedevano una “premialità” per Brindisi (più soldi al vettore per il Brindisi Firenze anziché per il TARANTO Milano), o perché i 5 milioni € destinati a TARANTO, vengono spartiti tra Brindisi e Foggia.


E visto che potrebbe essere uno scippo, si è deciso di chiedere alla magistratura, d’indagare sui 120 milioni € destinati a TARANTO per il cargo (bilancio AdP 2009).
Ma possiamo parlare tranquillamente di scippo, nella decisione di AdP, di non trattare i tassisti di TARANTO alla stregua di quelli baresi e brindisini, costretti i nostri, a versare un obolo aggiuntivo e non avere accesso alle corsie preferenziali in aeroporto (pende ancora la causa al TAR), oppure di compagnia aeree fatte desistere dal far base a TARANTO e spostarsi a Brindisi o Bari.

comunicato del presidente Gianni Florido

E i turisti e i pellegrini che avevano deciso di scalare a TARANTO (con precise disposizioni dei tour-operator) e dirottati a Brindisi, come vogliamo chiamarlo? E l'handling triplicato rispetto a Bari e Brindisi? I milioni in investimenti per Bari, Brindisi e Foggia? E i 12 milioni € per la viabilità attorno all'aeroporto? 

12 milioni € spariti da Taranto

Potremmo continuare all'infinito, ma vogliamo sapere chi ha potere di decisione su tutto questo? Il governatore Vendola che chiede l’adozione di TARANTO, cominci a far rispettare le leggi, ad esempio la convenzione tra ENAC e AdP che prevede degli obblighi per le società di gestione, pena la revoca:
“…la concessionaria adotta ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale” - “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non discriminazione dell’utenza”.  Ed è ciò che ricorda il presidente di Confindustria Foggia Di Carlo: “…è AdP che in presenza di un aeroporto, deve trovare un vettore”. Stesso discorso per TARANTO, AdP che da sempre ha parlato di cargo, ha mai cercato un vettore cargo?


Il Consiglio Regionale nel settembre 2011 ha deciso all'unanimità: "Il Consiglio Regionale impegna la Giunta a valorizzare l'infrastruttura aeroportuale di Taranto-Grottaglie predisponendola anche ai voli civili."

Come mai AdP non da seguito a questa disposizione? E i consiglieri regionali (soprattutto quelli tarantini), cosa aspettano a farsi sentire?


I voli a TARANTO alla fine si faranno; in presenza di certificazione, l'ENAC non potrà fare altro che autorizzare: ma quanta fatica! Quante parole inutili, quanta disinformazione, quanta scarsa conoscenza dell’argomento, quanta superficialità da parte di politici che s’improvvisano esperti aeronautici. Un ringraziamento a coloro che si stanno adoperando per portare economia e posti di lavoro a TARANTO, cioè: soldi!

venerdì 14 febbraio 2014

ALTRO CHE ADOZIONE, LA REGIONE CI SNOBBA

foto Studio Ingegnito
Mercoledì 12 febbraio, nella biblioteca comunale, si è svolto un forum, organizzato dalla "Città che vogliamo" di Gianni Liviano. Il forum era incentrato sulle infrastrutture di Taranto. Gianni e i suoi collaboratori hanno fatto le cose per bene, invitando 22 relatori (tra cui il sottoscritto) che hanno parlato di cosa servirebbe a Taranto.
Ovvio che il sottoscritto è intervenuto sulla questione Aeroporto, assieme alla dott.ssa Francesca Sanesi della CCIAA e al dott. Gianni Lacava. Mancava la contro-parte, ma non per colpa degli organizzatori. Liviano dopo aver accusato il rifiuto dell'assessore alla mobilità Giovanni Giannini, mi ha chiesto chi poteva invitare? gli ho proposto l'A.U. di AdP ing. Giuseppe Acierno (che ha rifiutato, forse perchè impegnato in riunioni comunali nella sua città di Brindisi?), il direttore di AdP dott. Marco Franchini ha accettato.
Pronta la locandina

La locandina era già bella e pronta, ma dopo aver riflettuto, anche Franchini ha rifiutato. Per dovere di cronaca, anche il presidente della Commissione regionale trasporti dott. Donato Pentassuglia.
Liviano ha dovuto ripiegare sul sindaco dott. Michele Emilano (sempre disponibile e divertente).

Gli interventi hanno spaziato, dalle ferrovie alla viabilità, dal porto all'aeroporto.
Il mio intervento si è incentrato sui perchè del non decollo dell'aeroporto. Ovvie le colpe di AdP che, a mio parere, non ha adempiuto agli obblighi della convenzione stipulata nel 2002 con l'ENAC. Ed in particolare:
·       “…la concessionaria adotta ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale”
·         “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non discriminazione dell’utenza”.  
Nel 2007 per permettere lo sviluppo degli aeroporti regionali svantaggiati, promuovere il turismo, l’integrazione economica e sociale del territorio, la CEE avviava gli “aiuti di Stato”
·         "gli aiuti riguardano esclusivamente l'attivazione di nuove rotte …non devono incoraggiare un semplice spostamento del traffico da una linea o da una compagnia ad un'altra. Non devono in particolare comportare uno sviamento ingiustificato del traffico da uno stesso sistema aeroportuale".
Il sistema aeroportuale è definito dal regolamento CEE n. 2408:
·         “un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o agglomerato urbano.
       Questo è il mio intervento.

    Dopo le conclusioni di Michele Emiliano (con annessa barzelletta, che non è quella relativa alla voce che lo vuole come nuovo ministro delle infrastrutture), mi ha chiesto della situazione aeroporto, di poter visionare lo studio Nomisma, con la promessa di riparlarne (anche con Giannini) quanto prima.
    In privato, si è complimentato per la competenza dimostrata (dai relatori sull'argomento) rimanendo sorpreso, perchè in AdP, avevano parlato del sottoscritto alla stregua di un terrorista.


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INFRASTRUTTURE (aeroporto)..focus in 120 Minuti -MIMMO DE PADOVA (Pres. ...