sabato 19 aprile 2014

REVOCA IMMEDIATA DELLA CONCESSIONE AD AEROPORTI DI PUGLIA

Boicottaggio a Foggia
Ma cosa deve ancora accadere, affinché intervenga l'ENAC (l'ente governativo preposto alla vigilanza degli aeroporti); e il paladino del "mercato", il nostro ...padre adottivo che dice?
A Foggia hanno provato cosa vuol dire avere a che fare con AdP, una società totalmente pubblica, che maneggia i nostri soldi e, che decide il destino di un territorio.
A Foggia hanno tentato anche loro con i voli charter (i voli di linea sono una bestemmia), ma il tour operator, si è arreso difronte alla sfrontatezza di AdP che si è scordata di rinnovare la certificazione per l'aeroporto (e pensare che c'è gente che viene pagata profumatamente 323 mila € all'anno).


Il tour operator ha deciso di lasciar perdere, perché a Foggia non ottiene i 100 € a passeggero che vengono passati a Pescara (ma questa è un'altra storia). AdP ha però fatto un sconto di 2€ !!!??? per l'handling. Una vera e propria presa in giro che non merita commento.


Nell'articolo sopra, ci sono alcune bugie. Il giornalista facendo vittimismo, dicendo che Foggia è l'unico aeroporto non coccolato da AdP, dimentica i 27 milioni € che per 3 anni sono stati spesi su Foggia, a fronte di 70 mila passeggeri annui (qui si che si sono spesi 100 € a passeggero); gran parte di questi soldi, rivenivano dai 5 milioni € stanziati per Taranto (la fonte è il direttore di AdP Franchini).

Balkan Express

Ma veniamo ai voli religiosi operati a Bari, Brindisi e Foggia. Mentre i voli religiosi per Medjugorje e Lourdes operati da Taranto, non hanno avuto alcun contributo, per gli altri sorge un grosso dubbio.
Come riescono a praticare prezzi cosi bassi? forse con il contributo che leggevamo sopra?
Vogliamo ricordare che la Balkan Express di Pescara aderisce al progetto Air-Net, che beneficia di contributi per i voli tra le 2 coste dell'Adriatico, ma non certamente per quelli religiosi! sarà cosi!?
Se qualche consigliere regionale sei degna di farci sapere, gliene saremmo grati.

Joaquín Almunia


Anche in Europa si sono accorti dell'inconsistenza dell'ENAC; troppe volte pappa e ciccia con...
“Orientamenti comunitari concernenti il finanziamento degli aeroporti e gli aiuti pubblici per l’avvio dell’ attività delle compagnie aree operanti su aeroporti regionali”
10 - Atto di segnalazione/parere del gennaio-febbraio 2004, punto 22:”In assenza di una significativa “concorrenza per il mercato (…) la sola attività di controllo sull'operato del gestore da parte dell’ENAC non risulta sufficiente a determinare un analogo incentivo all'efficienza. Infatti, come si illustrerà più avanti, non risulta che l’ente di regolazione abbia ad oggi esercitato una incisiva pressione affinché le imprese di gestione ottemperassero a precisi obblighi sanciti dalle norme o da provvedimenti amministrativi. In ogni caso, il potere di revoca della concessione attribuito all’ENAC non appare rappresentare una minaccia credibile, alla luce del descritto assetto del sistema aeroportuale italiano”.

11 - Sempre nel paragrafo 53 si legge che: Per accertare se vi sia concorrenza fra aeroporti diversi si può procedere al confronto fra elementi quali.” i bacini economici, la popolazione residente, la congestione ecc…

giovedì 17 aprile 2014

IL MERCATO SPIEGATO DA fruttiVENDOLA

l'aerospazio di Vendola
L'altro giorno il nostro padre adottivo, ci ha spiegato come funziona il mercato: Il mercato, ha aggiunto, non va drogato ma solo accompagnato (meglio se in sua compagnia). Vorremmo allora capire:
  • come definire il 12 milioni di euro dati a Ryanair ogni anno per gli scali di Bari e Brindisi?
  • gli sconti handling sempre a Ryanair per altri 6 milioni di euro annui, cosa sono?
  • tornando indietro nel tempo, al periodo della giunta Fitto, quando la SEAP, prevedeva per Taranto già una funzione cargo (a tavolino), come potremmo chiamarla?
  • e nel 2008, quando per i bandi "aiuti di Stato", per Brindisi veniva promossa una "premialità" (in pratica una compagnia che decideva di fare base a Brindisi riceveva soldi rispetto a Taranto), come la collochiamo nel mercato: offerta con ciliegina?

premialità- leggete cosa diceva Ferrarese
    • E i 27 milioni dati a Foggia per tre anni (circa € 100 passeggero), come vogliamo definirla?

    dichiarazioni dell'ass. reg. Minervini
      • Tutti finanziamenti stanziati per Taranto e poi ricollocati su Bari e Brindisi come si configurano?

      soldi stanziati a Taranto e poi ricollocati in altri aeroporti

      Potremmo continuare all'infinito con tutto una serie di esempi, tra i quali non possiamo scordare "l'aeroporto indecente" per spostare i voli charter da Taranto a Brindisi e Bari.
      Il nostro governatore lo chiama "mercato". Il consigliere brindisino Marcello Rollo, più praticamente, l’ha spiegata come "spartizione"; a Brindisi passeggeri e a Taranto il cargo: cioè nulla!

      Nel 2007, quando Di Paola ripeteva che l'unico scalo con un futuro era quello di Taranto (forse per giustificare i 70 mila €), e mentre ADP riconosceva che i tarantini, per volare a Roma e Milano: “non potevano spostarsi a Brindisi”. 
      è l'unico scalo che può crescere senza problemi

      Venne fatta una riunione, dove fu ratificato che Taranto e Foggia rimanevano al palo. Solo che Foggia hanno battuto i pugni ed hanno ottenuto per tre anni voli di linea, finanziati quasi esclusivamente dalla regione per poter trasportare 70.000 passeggeri l'anno.
      Ecco magari il nostro papà, potrebbe spiegarci, lui che conosce così bene il mercato, come mai si decide di puntare su 70.000 passeggeri, anziché 700.000 (che è il numero per difetto dei passeggeri che potrebbe avere Taranto). Magari un imprenditore potrebbe anche guardare i numeri dello studio Nomisma, che addirittura ne accredita 3 milioni.

      Forse nostro papà, parlando di mercato, sottintende alla "manoinvisibile" di Adam Smith; in pratica, si il mercato, ma con una piccola aggiustatina.

      Sempre l'altro giorno sono stati nuovamente finanziati i voli da Bari e Brindisi con Ryanair, con i famosi 12 milioni pagati anche dei tarantini. Il consigliere Cervellera, entrando in collisione con l'assessore Giannini, ha chiesto voli Ryanair anche per Taranto; da decenni contribuiamo pagando in cambio di nulla, anzi dobbiamo sborsare altri soldi per raggiungere gli aeroporti che stanno sul …mercato.

      mercoledì 16 aprile 2014

      16 APRILE 2014 LETTERA APERTA AL PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE ON. DIEGO DE LORENZIS, MEMBRO DELLA COMMISSIONE TRASPORTI ALLA CAMERA

      On. Diego De Lorenzis Movimento 5 stelle

      C. mo Diego,
      giorno 14 u.s. hai assistito anche tu all'eccezionale evento, l’ennesimo, piombato dall'alto, che decide ancora una volta dei destini di una comunità. Cosi come 50 anni fa, qualcuno decideva che l’Italsider dove impadronirsi della città, dapprima soggiogandola con i tanti posti di lavoro, poi violentandola e avvelenandola, con una stretta mortale, e nonostante le lotte dei cittadini e le inchieste della Magistratura, non ci si riesce a svincolarsi.
      A Grottaglie, con i dovuti distinguo, assistiamo alla stessa imposizione, questa volta “ad excludendum”, nel senso che: Taranto non ha pari diritti come Bari e Brindisi. Qualcuno, altro che il “mercato”, ha deciso che l’aeroporto di Taranto deve rimanere bloccato per non danneggiare il “sistema” Puglia. E allora ci s’inventa:
      •    La vocazione cargo, senza che di cargo si sia mai fatto nulla;
      •    Aeroporto indecente, e allora si dirottano tutti i voli destinati a Taranto;
      •    “…Nessuno vuole Taranto”, e allora i milioni della CEE vanno altrove;
      •    Strutture che non ci sono, ma intanto i finanziamenti (120 milioni €) vengono spostati su altri aeroporti, o soldi per la viabilità (12 milioni) prima stanziati e poi ritirati;
      •    Tariffe handling esorbitanti, mentre a Ryanair si praticano sconti di 6 milioni di € all'anno (oltre ai 12 di promozione).
      12 milioni € (prima stanziati e poi ritirati)

      Il Ministro Lupi ha giustamente incluso Taranto come scalo d’interesse nazionale, anche se qualcuno ha voluto pressare sul cargo, che, come dimostrano i maggiori scali cargo, Malpensa, Fiumicino e Orio, fanno anche traffico passeggeri: una …vocazione non esclude l’altra.
      La verità, neanche tanto nascosta, parte da lontano, da quando alle soglie del 2000, la SEAP propone un master-plan  che fa fuori Taranto, recepito dalla Regione di Fitto e tradotto in un Piano regionale trasporti (illegittimo). Nel 2001, Pierluigi Di Palma (direttore ENAC) già preannunciava la concessione alla SEAP di Domenico Di Paola, puntualmente avvenuta nel 2002, anno in cui la gestione dell'aeroporto è stata affidata ad AdP. Da quell'anno, nonostante gli obblighi con ENAC (ogni semestre deve dimostrare quale attività è stata messa in essere), AdP, è negli atti, non ha mai fatto nulla per questa infrastruttura, contravvenendo agli obblighi (art.):
      • “…la concessionaria adotta ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità…in ragione dello sviluppo intermodale”;
      •    “…eroga i servizi di competenza con continuità e regolarità, nel rispetto di imparzialità e non discriminazione dell’utenza”. 
      La politica e il pensiero di AdP è rappresentato dalle dichiarazioni del neo candidato sindaco di forza italia Domenico Di Paola: “…per far venire a Taranto il vettore, bisogna pagare”. 

      Dichiarazioni che paiono in contrasto con quelle del nuovo A.U. Acierno: “… a Taranto si paga 1.500 €, a Brindisi 600 €”, in barba a tutte le regole minime di concorrenza e alle direttive emanate sulla G.U. (in mancanza di contratto di programma, tariffe stabilite dal ministero).
      Dicevamo, imposizioni dall’alto, con iniziative tutte annunciate e poi neanche partite:
      •    Aerotecsys (società fantasma) - 300 posti di lavoro;
      •    Log-In !!!!!!!!!;
      •    Puglia corsara!!!!!!!
      Ora pur di bloccare gli eventuali voli (sempre da iniziative private mai da pianificazioni AdP), Pierluigi Di Palma (ex ENAC ora Demetra) e Giuseppe Acierno direttore di AdP ma allo stesso tempo presidente del distretto aerospazio a Brindisi (conflitto d’iteressi!?), partoriscono il progetto “aerei senza piloti” – 300 posti di lavoro e un gran brulicare di modifiche al Piano Regolatore e cambio di destinazioni d’uso dei terreni adiacenti l’aeroporto.
      Caro Diego, a nome dei movimenti e associazioni, ti chiedo di:
      •    Chiedere all’ENAC che faccia rispettare la convenzione (pena la revoca);
      •    Conoscere nel dettaglio ciò che si va a creare per Grottaglie, piano regolatore compreso;
      •    Obbligare AdP alla pianificazione “volicharter estivi” (comunicato del 12/09/2013 dell’ass. Giannini);
      •    Conoscere il motivo per il quale Taranto non è l’alternato di Bari e Brindisi (per cui ogni volta che i 2 aeroporti sono in emergenza) i voli vengono dirottati a Pescara;
      •    Conoscere l’esatto ammontare delle somme (pare) distratte dall’ex A.U. Di Paola;
      •   Conoscere l’organigramma e gli stipendi in AdP (visto che Renzi ha imposto un tetto massimo di 230 mila € e il direttore Marco Franchini ne percepisce 323 mila).
      C. mo Diego, ti saluto e ti ringrazio.


      *Lo sviluppo di un aeroporto comporta il verificarsi di due tipi di benefici:
      •da un lato esso fornisce un servizio di trasporto alle imprese e alle persone, garantendo la possibilità di rapidi spostamenti;
      •dall’altro  produce  ricchezza  in  quanto  “impianto  produttivo”,  che  concentra  una  forte domanda di lavoro e grandi volumi di investimenti.


      Non  bisogna  poi  dimenticare  che la  presenza  di  un  aeroporto  e  la  sua  accessibilità  terrestre,  sono sempre  più  criteri  di  selezione  per  le  scelte  localizzative  di  imprese,  industriali  e  di  servizi, soprattutto delle  imprese  multinazionali  del  terziario  avanzato.  Uno  scalo  può  quindi  svolgere  un importante  ruolo economico  come  polo  di  sviluppo  per  l’intera  area  nella  quale  questo  è localizzato. 

      domenica 13 aprile 2014

      PAROLA D'ORDINE: BLOCCATE AEROPORTO TARANTO.


      Domani a Grottaglie, presso l'aeroporto, si svolgerà un "Workshop a porte chiuse", invitati solo chi condivide le scelte che "loro" compiono sulle nostre teste.
      L'intento, neanche tanto celato, è di bloccare una volta per tutte l'aeroporto di Taranto.
      Un esempio ce lo può fornire Foggia; diversi anni fa Di Paola voleva farci un parco fotovoltaico, intento poi riuscito con la scusa di voler allungare la pista. Recentemente è venuta a galla la notizia che AdP non ha più rinnovato le certificazioni per l'aeroporto (almeno questo è quello che si legge sui quotidiani).


      A Taranto ci hanno provato nel 2012, quando Minervini annunciò un grandissimo progetto "Aerotecsys" e "Log-In", 2 bufale delle quali si sono perse le tracce, solo ora qualcuno cerca di resuscitare "Log-in" (chiacchiere su chiacchiere).

      Pierluigi Di Palma ex direttore ENAC e attuale presidente Demetra
      Questa volta hanno fatto le cose in ...grande. Il PD ha invitato l'avv. Pierluigi Di Palma (colui che ha dato la concessione a Di Paola).

      concessione triennale poi prorogata per 40 anni

      La collaborazione di Di Palma con Di Paola, quindi fra ENAC, Demetra e AdP è stata sempre piuttosto stretta, tanto da arrivare a consigliare anche l'acquisto del direttore: Marco FRANCHINI, evenienza confermata da questo articolo, addirittura del 2001:

      art. del 25-08-2011
      il deputato che propose di allargare la concessione da 3 a 40 anni, era Luigi Muratori di forza italia al quale Demetra ha dedicato un premio in sua memoria.
      La collaborazione di Demetra con AdP è molto stretta, abbiamo potuto apprezzarla con le recenti diffide (affare KissFly) che ci sono state presentate dall'avv. Valentina Lerner (è di Demetra). Nel comitato scientifico di Demetra (ora non più visibile), potevamo apprezzare il contributo di Domenico Di Paola e Vito Riggio (direttore ENAC).

      Ora viene presentato questo "test range" un progetto in collaborazione fra Demetra e Aerospazio pugliese (ha sede a Brindisi) e guarda caso il direttore è Giuseppe Acierno già A.U. di AdP!!!!!????? ad ogni caso, questo il programma:


      Ci sarà tutto lo stato maggiore e tutti i pezzi grossi (giusto per capire con chi abbiamo a che fare).


      Conosciamo già in ANTEPRIMA ed in ESCLUSIVA, il discorso che pronuncerà il nostro "padre adottivo" Niki Vendola:

      Eccovi, invece, l'articolo del 25/08/2001 di Repubblica (intervista a Pierluigi Di Palma)
      Pierluigi Di Palma: 'La Seap volerà'
      «Di Paola si sta muovendo bene, Franchini è un manager idoneo e la Puglia potrà avere la gestione totale dei suoi aeroporti entro la fine dell' anno»: Pierluigi Di Palma, il direttore generale dell'Enac, l'ente nazionale di aviazione civile, promuove a pieni voti la "svolta" della Seap, la società aeroportuale della Regione Puglia guidata da meno di due mesi da Domenico Di Paola, a cominciare dal reclutamento alla direzione generale di Marco Franchini, attuale manager della società aeroportuale che gestisce gli scali di Verona e di Brescia. Come valuta l'imminente nomina di Marco Franchini come prossimo direttore generale della Seap? «Non posso che esprimere apprezzamento. È una scelta importante rivolgersi a professionalità che hanno fatto crescere aeroporti del Nord. Basta leggere la storia di Verona e di Brescia: qualche anno fa avevano tutta una serie di difficoltà. Poi l'anno scorso Verona ha avuto apprezzamenti importanti, raggiungendo qualità sui servizi tra i primi in tutti gli aeroporti italiani. Sicuramente Franchini ha partecipato fortemente alla crescita degli aeroporti di Verona. Penso che la scelta fatta dall'amministratore della Seap sia certamente idonea a garantire uno sviluppo della Seap come impresa. I primi passi che si stanno facendo, non c' è dubbio, mi sembrano positivi». È solo un tassello, ma molto importante. Basterà? «È importante sempre di più che la Seap diventi impresa. Il fatto che abbiano definito un assetto organizzativo che ha finalmente un amministratore, un direttore generale, delle responsabilità dirigenziali su settori importanti come quello finanziario e organizzativo, dà l'idea che si voglia affrontare con serietà il problema dell' impresa Seap». Una mano potrebbe darla, in questo senso, proprio l'Enac, affidando, ad esempio la gestione totale degli aeroporti pugliesi. «C'è un' iniziativa molto importante presentata da un deputato di Forza Italia, l'onorevole Muratori, che è anche un consigliere di amministrazione dell' Enac, che potrebbe, nel giro di qualche mese, definire l' assetto gestionale delle realtà aeroportuali. La proposta di legge, già presentata al Parlamento, potrebbe accelerare l'iter per la concessione della gestione totale entro la fine dell' anno. Bari, comunque, è stata la prime a ricevere un'ipotesi di affidamento triennale perché all'Enac non era stata trasferita ancora la disponibilità dei beni». È realistico prevedere che la gestione totale arrivi entro la fine del 2002? «Penso di sì. C'è un impegno forte della commissione parlamentare, e c'è anche una convergenza tra maggioranza e opposizione. Sì, la proposta di legge potrebbe trovare un percorso molto accelerato». Se si completerà l'iter, è possibile quindi che la Seap riceva la gestione totale per 40 anni e non in modo transitorio per tre anni. «Sì, è così. Ma non solo per Bari, anche per altre sette, otto realtà come Bari». Nel frattempo, però, è possibile che l'Enac conceda la gestione totale triennale? «La questione è un po' complessa. L'Enac avrebbe dovuto già ricevere per decreto il trasferimento dei beni da girare successivamente alle società gestionali. C'è, però, una determinazione della Corte dei Conti che richiede di definire rapporti convenzionali con le società di gestione, l'Enac ha ritenuto di poter procedere per la definizione delle convenzioni triennali in attesa che si sbloccasse, da un punto di vista burocratico, il trasferimento dei beni. Bari ha già ricevuto una comunicazione in questa direzione». E cosa manca? «Stiamo aspettando dalla Seap elementi ulteriori. Ma l'istruttoria fatta dall'Enac rende possibile la definizione di un rapporto triennale».
      PIERO RICCI
      25 agosto 2001  







      sabato 12 aprile 2014

      AL CONVEGNO PD - GIANNINI RICONOSCE IL "LAVORO" DEL MOVIMENTO

      quartiere delle ceramiche Grottaglie (TA)
      Ieri nel dibattito organizzato dal partito democratico a Grottaglie, si è assistito all'ennesimo "non disturbate il manovratore". Il dibattito prevedeva una scaletta precisa con determinate persone che potevano parlare: le associazioni e i movimenti non erano invitati a parlare.
      di Lilli D'Amicis


      Avendo rispetto per le persone e per gli organizzatori, non abbiamo ritenuto opportuno fare “caciara”: ci siamo attenuti alle regole, eravamo ospiti e, educazione insegna. Veniamo alla scaletta.
      Dopo una breve introduzione e il saluto di Luciano Santoro, sono cominciati gli interventi:
      di Lilli D'Amicis

      • Ciro Alabrese - c'ha spiegato che il giorno prima era Roma a presenziare una riunione che faceva da prologo all'evento che si terrà lunedì 14 aprile nell'aeroporto di Taranto. Il sindaco spiegava, la sua emozione nel sentire il nome di Grottaglie pronunciato da mezza Europa, tanto da fargli dire che Grottaglie sarà "l'ombelico del mondo", speriamo che ci si limiti a questo e non ad altro orifizio.

      di Lilli D'Amicis
        • Salvatore Prete - sindaco di Monteiasi, lui da sempre è per gli insediamenti industriali nell'aeroporto: ricordiamoci della sua "cotta" per Aerotecsys.
        di Lilli D'Amicis
        • Giuseppe Acierno direttore di aeroporti di Puglia - a dir il vero il suo intervento sembrava più da assessore comunale all'urbanistica o le attività produttive, e non certamente da direttore di una società di gestione aeroportuale, che deve spiegare al territorio quali promozioni sta adottando per promuovere, così come la convenzione ENAC, l'aeroporto di Taranto. Invece si è soffermato, su attività produttive e di insediamenti sia in ambito aeroportuale, che fuori dei propri confini e quindi competenze. Ma d'altronde, il luogo e le persone glielo hanno permesso. Non ha mancato di sottolineare che qualcuno ha chiesto le sue dimissioni per il mancato sviluppo dell'aeroporto di Taranto (ha fatto preciso riferimento al nostro movimento e relativo blog).
        Giuseppe Acierno AdP
        Pierluigi Di Palma ex direttore ENAC
        • Pierluigi Di Palma presidente Demetra - era l'intervento clou della serata. Come lui stesso ha detto, evita di venire Grottaglie perché, secondo lui: "nemo propheta acceptus est in patria sua". Lui si considera il salvatore dell'aeroporto di Taranto, i Grottagliesi certamente non la pensano così, ma lui non se ne fa un cruccio e va avanti spedito. Ci ha ricordato che fin dal 1995 lui …curava l'aeroporto e, ha benedetto la concessione che lui stesso ha rilasciato a Di Paola per ben 40 anni, ed è andato avanti così, nonostante i mugugni, lui è convinto che alla fine dobbiamo baciarle le mani e i piedi.
        Pentassuglia, Vico, Lemma

        Gino D'Isabella CGIL


        • Gino D'Isabella CGIL - ha spiegato ancora una volta che la Cgil e totalmente a favore di ciò che viene deciso dalla regione Puglia.
        di Lilli D'Amicis


        • Giancarlo Turi UIL - d'accordo anche lui con la Cgil, ma avrebbe preferito una maggiore concertazione e non azioni "calate dall'alto.
        di Lilli D'Amicis


        • Donato Pentassuglia - ha ricordato il lavoro che è stato fatto dal 12 settembre ad oggi, ha scordato però che in quella data erano stati promessi "voli charter estivi": dove la programmazione?
        Donato Pentassuglia


        • Giovanni Giannini - (per tutta la durata dell'intervento ha fissato la mia persona) ricordato anche lui ciò che è stato fatto in questi mesi, ma anche lui ha scordato i voli charter. Ha ricordato della fregatura che stava per piombarci addosso: CITYLINE. Mi sono solo permesso, alzando la mano, di ricordargli che il piano regionale trasporti quello del 2007, prevedeva i voli per Roma e per Milano, che non sono stati mai effettuati. Mi ha contestato questa affermazione supportato dall'applauso dei presenti. Ha voluto però ricordare, riconoscendo il nostro ruolo, che siamo stati da pungolo per far rispettare accordi presi nel 2009. È stato un riconoscimento che ci ha riempito di gioia e di tristezza: vedere riconosciuto un accordo a distanza di cinque anni. Diamo atto all'assessore di essere quantomeno leale.
        assessore regionale mobilità Giovanni Giannini

        Come si vede non c'è stato nulla di speciale, pare che gli effetti speciali, ci saranno il 14, quando piomberanno in aeroporto tanti "pezzi grossi", compreso il nostro padre adottivo, che ci prospetteranno il nuovo futuro per l'aeroporto.



        martedì 8 aprile 2014

        MENTRE VENDOLA DORMIVA, DI PAOLA ...CREAVA

        dalla Gazzetta del Mezzogiorno
        Solo ora si accorgono che in Aeroporti di Puglia c'era e c'è qualcosa che non quadra. Dal 2001, da quando Fitto passa il testimone (e anche Di Paola) a Vendola, nessuno si accorge di nulla. Nonostante tanti blogger, come Aviazione Civile, mettessero in guardia la politica e la società civile, dei fatti poco chiari che si perpetravano in AdP: vedi bandi del 2007, lavori all'aeroporto di Taranto e varie.
        E Vendola il paladino tutto cappa e spada? Dormiva molto probabilmente! Eppure i fatti che si imputano a Di Paola sono avvenuti in 12 anni, non solo di recente; i rimborsi per i taxi (300 milioni), i gioielli (mezzo miliardo), la sicurezza personale e della sua casa, l'account manager security per gli aeroporti di Foggia e Taranto (dove non volava nessuno), oltre mezzo miliardo all'anno.
        VENDOLA DOV'ERA!
        Possibile che i dossier che ora girano numerosi, siano arrivati solo al sottoscritto (che lo ha subito depositato in Procura), possibile che Vendola non sappia nulla dei soldi che girano in AdP, delle assunzioni, delle cooptazioni!!!????

        Non scordiamoci dei soldi (nostri), dati a varie compagnie aeree poi fallite; su questo indagano 7 Procure in tutta Italia, speriamo che presto, anche da noi.
         







        lunedì 7 aprile 2014

        ARRESTI ALL'ENAC

        arresti all'ENAC
        Questa notizia, dimostra (per fortuna) che non ci sono salvacondotti per chi opera in settori dove il delirio d'onnipotenza è sempre molto labile, ma dimostra anche, quanti intrallazzi generano il settore aeronautico.
        Speriamo che la Magistratura delle nostre parti, voglia fare altrettanto.
        Sono stati arrestati alcuni funzionari dell'ENAC ed alcuni imprenditori: ma siamo solo all'inizio. (ecco il servizio video di Sky TG24).
        Come dicevo, il settore aeronautico è molto sensibile... Il consigliere del PD Ruggero MENNEA vuole (finalmente) vedere chiaro sulla politica di AdP e vuole scavare a fondo, tornando parecchio indietro, fino agli anni 2.000.
        Ecco l'articolo di Francesco DE MARTINO:

        dal Quotidiano di Bari

        Il consigliere Mennea chiederà chiarimenti sulla politica di AdP. Ma la storia è molto vecchia
        “Occorre verificare se 12 milioni all’anno a Ryanair portano benefici
        Francesco De Martino
        “I dodici milioni di euro paga­ti ogni anno dalla Regione Puglia alla compagnia Ryanair, per incrementare i flussi di passeggeri, stanno sortendo l’effetto contrario: piuttosto che porta­re turisti nella nostra regione, stanno svuotando la Puglia anche dei propri cittadini che preferiscono trascorrere le festività altrove. Insomma, sembre­rebbe che i sei euro a passeggero che la Regione paga ogni anno alla com­pagnia irlandese, non stiano portando più turisti in Puglia, né stranieri né ita­liani. Ma stiano soltanto incentivando l’esodo dei pugliesi, come nel caso del nuovo volo per Siviglia, che a Pasqua porterà via dalla nostra regione tantis­simi giovani e famiglie". Ne è convinto Ruggero Mennea, consigliere regiona­le pugliese del Partito Democratico che ha puntato l’attenzione sulla possibili­tà di viaggiare, in Italia e in Europa, a tariffe convenienti, cosa positiva. “Ma non possiamo immaginare che una ci­fra imponente come 12 milioni di euro l’anno, sia spesa solo per questo mo­tivo. Se tale andamento -spiega anco­ra Mennea- fosse confermato, sorge­rebbe una domanda spontanea: i verti­ci di Aeroporti di Puglia sono forse sot­topagati, al punto da non essere mo­tivati a riflettere sugli effetti di que­sta spesa milionaria che la Puglia af­fronta ogni anno? Come hanno fatto a non accorgersi che questo investimen­to non sta producendo gli effetti spera­ti? Allora, per verificare l'opportunità dell’investimento con Ryanair e rivede­re le modalità dell’accordo, e per com­prendere quanto sia retribuito il mana­gement di Adp, inclusi premi e super- premi, chiederò l’audizione in V Com­missione dell'assessore ai Traspor­ti, Gianni Giannini, e degli ammini­stratori di Aeroporti di Puglia. Proba­bilmente, insieme, ci renderemo con­to che c’è qualcosa da migliorare". Il consigliere Mennea, però, arriva tar­di, visto che con una discutibile politi­ca commerciale-operativa, fu l’attua­le candidato sindaco Domenico Di Pao­la a stendere tappeti d’oro ai rampanti manager del Gruppo Volare, oggetto di attenzione della Procura di Busto Arsizio per il disastroso crack del 2004. Al centro della politica di AdP già da allora c'era Vincenzo Soddu, protago­nista, sempre secondo i giudici di Bu­sto Arsizio, del fallimento della compa­gnia aerea e della "volatilità" di milio­ni di euro verso società fittizie talvolta controllate da figli e parenti. A Bari Di Paola e Franchini non fanno mancare nulla a Wingcenzo, nomignolo di Sod­du noto nell’ambiente aereo nazionale. Al tycoon sardo, spesso accompagna­to dal capo dell’Enac Di Palma, sono riservate le suite più esclusive nei Re­lais tipici della regione e, soprattutto, apertura di credito illimitata. Le vicen­de dell’ex Seap viaggiano così in rap­porto diretto con quelle del Gruppo Volare. Il 2004 offre risultati eclatanti (1.723.719 passeggeri) che vengono re­pentinamente oscurati dal sonoro calo del 2005 (-14,7 per cento in agosto). Ma il flirt con gli amici socialisti-leghisti di Volare lascia anche un buco di 6,4 mi­lioni di euro, messi a bilancio come cre­diti non incassati. L’enorme cifra rivie­ne dai servizi aeroportuali fruiti e mai pagati dal Gruppo Volare dal 2002 al 2004. Per tutta l’esistenza in vita del­la compagnia poi fallita, insomma, il duo Di Paola-Franchini non ha mai ri­chiesto pagamenti per servizi regolar­mente erogati. Nulla da eccepire sul bilancio, però, né da parte dei sindaci e dei revisori, né tanto meno da parte dell’azionista di maggioranza. Dall’Alitalia, invece, arrivarono forti segnali di rappresaglia che tagliano fuori Bari e la Puglia dai piani di espansione della compagnia oltre a tagli consistenti sul traffico merci. I corsari veneti del low cost selvaggio, nonostante le senten­ze dei tribunali fallimentari e i “copponi" lasciati, ritornarono a Bari più pim­panti di prima. Nasce allora, nel 2007, il bando start-up per la concessioni degli aiuti per l’attivazione di nuove rotte ae­ree. Si mettono sul banco oltre 63 di mi­lioni di euro per “lo sviluppo dei traffici aerei e di terra negli aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia". Si ipotizzano 24 lotti equivalenti ad altret­tante destinazioni da coprire. Si paven­ta la possibilità per le compagnie aeree aderenti di usufruire di contributi per tre anni in base ad alcuni calcoli che prevedono un contributo per passegge­ro rispetto ad una tariffa data più altri contributi a coprire spese di promozio­ne e di organizzazione. Le grandi com­pagnie aeree che stanno sul mercato, dalla Ryanair a decrescere, lanciano subito segnali di poco gradimento. Vuoi perché la rosa delle destinazioni con­tiene destinazioni poco appetibili per il mercato aereo (Sofia, Atene, Strasbur­go, ecc), vuoi perché le clausole ed i co­dicilli presenti rappresentano una za­vorra poco conveniente per una seria compagnia che si misura ogni giorno con la concorrenza di mercato. L’input è ben recepito e la giostra Myair.com viene costruita in quattro e quattr’otto.
        I rossi aeromobili di Soddu cominciano a solcare i cieli pugliesi con un’operati­vità che ha raccolto più lamentele che passeggeri. Voli in ritardo cronico, can­cellazioni frequenti, passeggeri lasciati a terra in orari improbabili. Tutto pre­visto, secondo gli attivi blogger dell’as­sociazione Aviazione Civile che da tem­po ammonivano i vertici aeroportuali pugliesi circa la scarsa affidabilità di Mayair.com. La compagnia di Soddu è sull’orlo del fallimento, per i primi sei mesi del 2009 combina di tutto nei vari scali, fino a che nel luglio dello stesso anno lEnac ritira la licenza di volo. Di­sastro per i dipendenti senza lavoro, per i passeggeri a terra con biglietti già pagati, per il castello perverso di socie­tà messe in piedi. Arresti per i verti­ci della società e danni per tutti men­tre i sodali baresi si limitano ad una acrimoniosa dichiarazione alla stampa del direttore generale Marco Franchi­ni: “I contributi erogati alla compagnia sono stati assegnati secondo un rego­lare bando di gara e comunque in rela­zione ai passeggeri effettivamente tra­sportati. Non ci sono stati sprechi di denaro pubblico. Di Paola tenta altresì di rigirare la frittata affermando che “l’affare Myair è stato un passaggio utile per attirare Ryanair in Puglia”.

        Il resto è storia. E in Puglia... anche per oggi non si vola.