martedì 30 settembre 2014

INTERROGAZIONE DELL'ON. DIEGO DE LORENZIS (M5S) AL MINISTRO LUPI

Articolo di Francesco De Martino del Quotidiano di Bari 30/9/2014
Sempre interessanti gli articoli di Francesco De Martino, che propongo in versione integrale. 

{Scandali, contratti e aeroporti} I buchi neri della società di gestione proprietà della Regione al centro dell'interrogazione del deputato Diego De Lorenzis (M5S)
Occhi puntati sugli scali baresi: ora c’è un’interrogazione al Ministero dei Trasporti
La compagnia irlandese ha insediato due basi operative (Bari e Brindisi) con uno “strano” contratto di 5 anni che prevede come corrispettivo da parte di AdP di 12 milioni di euro per un non meglio definito “Marketing Service Agreement” a cui aggiungere altri contributi collegati all’incremento passeggeri
Francesco De Martino
Favoritismi negli scali, spese e affidamenti milionari senza bandi di gara, assenti i contratti di programma, previsti per legge, per gli aeroporti di Foggia e Grottaglie. Questi i punti cardine dell’interrogazione parlamentare del deputato salentino Diego DeLorenzis (M5S), segretario della Commissione Trasporti alla Camera, indirizzata al Ministro Maurizio Lupi. “Bisogna chiedersi se gli aeroporti pugliesi siano gestiti in maniera corretta - ha dichiarato il portavoce 5 Stelle - I contratti di programma sono una condizione necessaria, assieme alla convenzione, per la concessione degli aeroporti. Per cui stupisce che questi, ad oltre dieci anni dall'affidamento, non siano rintracciabili per due dei quattro scali della Puglia”. I contratti di programma sono stipulati tra l’Enac e le società di gestione e disciplinano il profilo tariffario, la realizzazione del piano degli investimenti e il rispetto degli obiettivi di qualità e di tutela ambientale. “Mancando il contratto di programma - rimarca De Lorenzis - sembra mancare anche quanto previsto dalla normativa vigente". Ma anche la stessa convenzione, secondo i 5 Stelle, non sembra rispettata. La Convenzione n. 40, infatti, disciplina i rapporti conseguenti all’affidamento della concessione ad Aeroporti di Puglia per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, l’adeguamento, la gestione, la manutenzione e l’uso degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, comprensivi dei beni demaniali e prevede che la società di proprietà della Regione Puglia debba gestire ciascun aeroporto adottando ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità territoriali vicine, in ragione dello sviluppo intermodale dei trasporti e ad assicurare lo svolgimento delle attività di aviazione generale comunque compatibili con l’operatività aeroportuale. “Inoltre - ha spiegato ancora De Lorenzis - AdP S.p.A. deve provvedere ad erogare i servizi di propria competenza con continuità e regolarità, nel rispetto del principio di imparzialità e secondo le regole di non discriminazione dell’utenza. Se ciò che è scritto nei regolamenti, nelle convenzioni e nei contratti corrisponde al vero, viene normale chiedersi come mai John Alborante, sales & marketing manager per Italia, Grecia e Croazia per Ryanair, non sia mai stato informato dalla Regione Puglia o da Aeroporti di Puglia dell’esistenza degli aeroporti di Foggia e di Taranto, nonostante la Regione paghi ben 12 milioni di euro a Ryanair e, dalle ultime notizie, addirittura 85 milioni di euro per i prossimi 5 anni per scegliere la Puglia come meta di destinazione dei voli. Per non parlare - ha spiegato ancora il parlamentare salentino - delle mancate gare di appalto effettuate dal gestore, con cui AdP ha dato in gestione diretta diversi servizi. Servizi che si sono rivelati molto più costosi di quel che prevedono i prezzi di mercato. Sembrerebbe, quindi, evidente che ci siano aspetti su cui si debba fare chiarezza, verificando anche il rispetto della concorrenza reale tra gli aeroporti e il vincolo di non discriminazione dell’utenza.

Il Ministro dei Trasporti Lupi - conclude De Lorenzis (M5S) - chiarisca se Aeroporti di Puglia S.p.A. stia rispettando, prima ancora dei regolamenti e delle carte, la dignità della nostra regione che merita un servizio efficiente e non le solite narrazioni in salsa vendoliana”. Ma veniamo ai particolari di questo contratto che lega e forse legherà la regione Puglia a Ryanair. Come tutti sanno, dunque, la compagnia irlandese ha insediato due basi operative (Bari con due velivoli residenti, Brindisi con uno) con uno “strano" contratto di 5 anni che prevede come corrispettivo da parte di AdP 12 milioni di euro l’anno per un non meglio definito "Marketing Service Agreement” a cui aggiungere ulteriori contributi in funzione all’incremento dei passeggeri trasportati. Il progetto esecutivo del “Piano di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming" AdP approvato dalla Regione, è altrettanto parco in quanto a informazioni puntuali e operative. Da AdP scrivono: “Per raggiungere l’obiettivo è necessario utilizzare metodologie innovative. Concentrare le risorse su un unico mezzo....Identificare un mezzo/canale il più vicino possibile al target identificato. Focalizzare su internet la campagna...”. Si investono, insomma, 12 milioni di euro l’anno molto semplicemente passandoli alla società irlandese Airport Marketing Services, di proprietà della Ryanair, che di mestiere fa semplicemente quello di concessionaria della pubblicità del sito web della compagnia. A scorrere i listini presenti online, anche volendo comprare tutti i moduli proposti contemporaneamente, difficilmente si arrivano a spendere 12 milioni di euro. Con questa cifra probabilmente si potrebbe acquisire l’intera proprietà del sito. Ma quello che più desta perplessità è la modalità con la quale questa ingente somma passa mensilmente dalle casse della società barese a quelle della Ams. Fatture con oggetto generico “Marketing Services Dec2011” che fanno transitare all’estero i 12 milioni puliti puliti, senza che neanche un centesimo resti in Italia, visto che l’iva su fatturazione estera non è prevista. Immense zone d'ombra, insomma, che farebbero saltare sulla sedia anche l’ultimo degli impiegati dell'Agenzia delle Entrate. A leggere il resoconto della relazione di Mimmo Di Paola all’assemblea dei soci in occasione del bilancio 2010 si percepisce la consapevolezza di essere di fronte ad un nodo gordiano che non avrebbe mai trovato il suo Alessandro Magno risolutore. Di Paola afferma che il mancato reperimento dei fondi da destinare a Ryanair comporterebbe: “Per il 2011 la registrazione di una perdita di esercizio superiore a Euro 4.316.667 (per fortuna non è accaduto, ndr.). Per il 2012 e successivi esercizi (causerebbe) l’inevitabilità della risoluzione anticipata del contratto con Ryanair, con elevata probabilità di contenziosi per risarcimento di ingenti danni e pagamento di penali”. La società aeroportuale pugliese, insomma, si è ridotta a “comprare” il traffico passeggeri da una compagnia aerea per sopravvivere. Altro che mercato. Questa singolare politica operativa della Ryanair, già nel mirino della Comunità Europea, comincia a trovare contestazioni in varie parti d’Italia. A Bergamo si comincia ad indagare sull’ipotesi di evasione delle tasse italiane poiché la compagnia contrattualizza tutti i suoi dipendenti secondo la più favorevole normative irlandesi, anche se di fatto tutto il lavoro viene espletato in Italia. Molte società di gestione aeroportuali iniziano a chiedersi quanto possa risultare redditizia questa dipendenza da un singolo soggetto del mercato che, come abbiamo visto, in Puglia diventa la “droga pesante” della società regionale di gestione degli aeroporti. Con la prospettiva di non poterne più fare a meno per altri cinque o dieci anni....

lunedì 29 settembre 2014

UNO SHUTTLE DA 40 MILIONI €

dal Quotidiano del 26/09/2014
Un progetto che prevedeva una metropolitana di superficie e poi un collegamento bus, fu dapprima accantonato e ora ritornato alla ribalta.

Dopo il fallimento delle navette (operazione milionaria anche questa), si rispolvera un progetto che in sintesi, dovrebbe portare gli utenti dall'ospedale Perrino all'aeroporto.
Ma all'ospedale Perrino bisogna arrivarci, e come? attraverso il treno con provenienza da Taranto o da Lecce. Binari già esistenti, non cambierà nulla. Cosa cambierà allora:



  • verrà istituito un bus che percorrerà circa 4 km. (in linea d'aria). Quindi il costo dell'opera sarà di 10 milioni € a km. L'opposizione ha già allertato la Corte dei conti. 


il percorso in linea d'aria
UN'OPERA INUTILE   
un'opera che servirà solo a far lavorare un po' di gente e spargerà tangenti un po' in giro. Servirà, invece, a Brindisi, che potrà ampliare la sua offerta di mobilità; e qui scatta la solita domanda ai nostri politici e amministratori: e a Taranto cosa ne viene?

Fondi CIPE - trova le differenze

Fondi CIPE: a Taranto viene definanziato il Distripark (35 milioni €) a Brindisi ne arrivano 40 sempre da fondi CIPE; sorge spontanea una domanda legittima ma retorica...
Ma la domanda, dovrebbero farsela anche Enzo CESARIO e Angelo BOZZETTO, oppure a loro non interessa!
Tralasciamo i disagi per i tarantini (che continueranno a viaggiare con i mezzi propri) che dovrebbero sottoporsi ad una transumanza per prendere un volo.
stazione di Taranto

sabato 13 settembre 2014

Movimento Λeroporto TΛRΛNTO: APPELLO AL PREMIER MATTEO RENZI

Movimento Λeroporto TΛRΛNTO: APPELLO AL PREMIER MATTEO RENZI: dal Quotidiano del 5 giugno 2014 In occasione della prossima venuta del premier Matteo RENZI , abbiamo voluto metterlo al corrente dell...

lunedì 8 settembre 2014

FUORI TUTTO! 4x2 VENDITA PRODOTTI AERONAUTICI

attenzione al punto 3
È arrivato il momento che intervenga la Magistratura e la Corte dei conti, perché si ponga fine a questo modo di fare che a nostro parere, non rispecchia il pensiero dei cittadini di Taranto e non solo. Se poi ci sono delle procedure non chiare, a maggior ragione, è giusto che indaghi la Magistratura.
La convocazione per giorno 22 dell’assemblea dei soci AdP, apriamo una parentesi: ma è normale che una società sia formata dal pubblico (Regione Puglia) col 99,4% e dalla restante parte dei soci che ha solo lo 0,6% ? e cosa vuol dire che la Regione detiene quasi il 100% delle azioni, difatti, gli atti che si producono in tale assemblea, sono dei precisi orientamenti politici. Cosa possono i soci con lo 0,6% ?
azionisti AdP 
Pertanto, quella del 22, appare una vera e propria …esecuzione decisa a tavolino, altro che, come dice il nostro papà adottivo Nichi Vendola:”…decide il mercato”. Ma quale mercato, il mercato dei voti!?
È UNA DECISIONE POLITICA
Vedremo quali sono i politici tarantini che si opporranno. Per ora assistiamo ad interventi assurdi da parte del sindaco di Brindisi!!!??? Ma come si permette, di occuparsi del futuro di Taranto? E nessuno che lo zittisce!
Sulla base di esperienze passate, leggere ancora termini come: piastralogistica, sa di vera e propria faccia tosta, perché ancora non si riesce a capire che fine abbiano fatto i 98 milioni € stanziati per: la piastra logistica cargo (per il collegamento con la TCT di Taranto!!!), ricordiamo che esiste un esposto dell’avv. Luigi Albisinni, che chiedeva conto di questi e di altri stanziamenti, messi a bilancio 2009, per un totale di 120 milioni €.

Passata la sbornia “cargo” dell’era Di Paola, ora siamo in piena era “spaziale” di Acierno che essendo il presidente dell’Aerospazio di Brindisi, s’inventa un po’ i droni ed ora, i non meglio definiti: prodotti aeronautici. Ma la convenzione firmata con l’ENAC, non parla di prodotti aeronautici, ma obbliga il gestore a:
1 . gestione degli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto, da esercitarsi in conformità alle norme internazionali, comunitarie e nazionali che regolano il funzionamento degli aeroporti aperti al traffico civile e lo svolgimento dei servizi di assistenza a terra;
2 . gestire ciascun aeroporto quale complesso di beni, attività e servizi organizzati destinati direttamente o indirettamente, alle attività aeronautiche adottando ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità territoriali vicine, in ragione dello sviluppo intermodale dei trasporti;
3 . erogare con continuità e regolarità, nel rispetto del principio di imparzialità e secondo le regole dì non discriminazione dell'utenza;
4  .  sottoscrivere il contratto di programma di cui all'art.7 del regolamento;
5 .  La concessionaria garantisce la piena operatività di ciascun aeroporto durante l'orario di apertura stabilito dall'E.N.A.C.;
6 .  La concessionaria provvede, in base a criteri di non discriminazione e secondo le modalità e prescrizioni concordate con l'E.N.A.C..

Se non si rispettano queste norme, entra in vigore l’ARTICOLO 14 - REVOCA E DECADENZA DELLA CONCESSIONE

Nei casi previsti dal codice della navigazione, nell'ipotesi di gravi ovvero reiterate violazioni della disciplina relativa alla sicurezza, in caso di mancata presentazione del Piano regolatore generale di ciascun aeroporto nei termini indicati, di mancato ed immotivato rispetto del programma di intervento e del piano degli investimenti, o di grave e immotivato ritardo nell'attuazione degli stessi o al verificarsi di eventi da cui risulti che la concessionaria non si trova più nella capacità di gestire gli aeroporti, l'E.N.A.C., con provvedimento motivato, dispone la revoca della concessione e contestualmente nomina un commissario per la gestione operativa degli aeroporti.

La società Aeroporti di Puglia (cioè la Regione Puglia, cioè la politica), deve tenere conto delle determinazioni del territorio che, con delibere, da parte dei comuni, hanno più volte indicato di “attivare i voli passeggeri”, indicazione arrivata anche dallo stesso Consiglio Regionale, all’unanimità, il 27/6/2011, chiedeva ad AdP di “…predisporre i voli anche da Taranto”.

Anche il sottosegretario IvanScalfarotto, si è accorto di questa anomala situazione, chiedendo una giusta e maggiore mobilità per foggiani e tarantini. Ma anche il presidente Michele Emiliano, da tempo dice che è assurdo impossessarsi di tutte le infrastrutture per poi tenerle chiuse. Lo stesso John Alborante di Ryanair ha segnalato questa paradosso kafkiano, si è subito precipitato il direttore Marco Franchini per dire che: “è già da tempo tutto deciso”.
da Tarantosera

sabato 6 settembre 2014

CONSALES COMUNICATI SPEEDY

Mimmo Consales da lezioni di trasporti, sintetizziamo in alcuni punti:

  • una regione non può avere più di 2 aeroporti;
  • gli "scali minori" debbono arrangiarsi da soli;
  • il binomio B&B (Bari & Brindisi) sta producendo risultati eccezionali;
  • non distruggiamo il ...giocattolo, perchè "loro" si divertono molto.
Consales è un uomo di mondo. Ha fatto per tanti anni il giornalista di Telenorba ed ha avuto modo di conoscere i ...meccanismi che fanno piacere ai politici, i modi per avere successo e creare consenso.

Siccome gli riconosciamo grande intelligenza, vorremmo capire i suoi ragionamenti, ad esempio: perchè ogni volta che vengono tentate iniziative, legittime, a Taranto, lui parla di scippo?

Iniziative anche private (KissFly), senza i contributi faraonici che vengono spesi nel B&B, diventano furti ai danni dell'aeroporto Papola?
Forse perchè c'è un minimo di coda di paglia?

Ricordiamo la storia, anzi la ricorda Marcello Rollo UDC, allora Forza Italia.


Questo è il "loro" ...Sistema ...Trasportistico e, quando nel 2007 la CEE promuove i bandi per: "... istituire tra il 2007 e il 2008 nuovi collegamenti aerei point to point con destinazioni nazionali e comunitarie da e per gli aeroporti di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia. Le nuove rotte, inoltre, incrementeranno i traffici aerei e di terra nei suddetti aeroporti e in generale il turismo nella Regione Puglia, che rientra fra le regioni dell'obiettivo 1".

Ma siccome a loro piace vincere facile, istituiscono una premialità per le compagnie che scelgono Brindisi.

L'aeroporto diventa lo spot di Massimo Ferrarese; buona parte dei voti che gli hanno permesso di fare carriera politica, arrivano proprio dalla pubblicità e dai benefici che una infrastruttura di questo genere può portare al territorio.
Se fossimo brindisini, saremmo contenti di questa alzata di scudi da parte della politica brindisina, ma siccome siamo tarantini, non possiamo sopportare queste intromissioni che non hanno alcun fondamento. Intromissione, rese possibili dalla ...mancanza della nostra politica, troppo presa dalla vicenda "Provincia" e completamente sorda alla questione, se non addirittura connivente.
Allora sono i movimenti e i cittadini che devono ancora una volta, prendere in mano la situazione e, menomale che le Istituzioni sono più attente.
dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 5/9/2014
Riprendendo quanto dice la CEE, l'aeroporto porta turismo ed è l'unica possibilità per uno sviluppo alternativo: ogni progetto, qualsiasi progetto qui a Taranto non può prescindere da un aeroporto libero e funzionante. 

lunedì 1 settembre 2014

ANCORA UN VIAGGIO DA TARANTO PER LA MADONNA


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Aut.Prov. FG. 586/12