lunedì 31 agosto 2015

TERZA INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI: QUANDO LE SENTENZE?


Siamo arrivati alla terza indagine della Corte dei conti, ci sono numerose denunce nelle procure di Bari e di Taranto, ma fino ad ora nessuna sentenza.
Forse sarebbe ora che la Magistratura si svegliasse o, dobbiamo ripetere gli "errori ILVA"?

di seguito 3 articoli della Gazzetta del Mezzogiorno tutti a firma di Massimiliano Scagliarini che elencano tutte le pseudo irregolarità:
5 settembre 2014


Aeroporti, fatture gonfiate
per lavori alla segnaletica


di MASSIMILIANO SCAGLIARINI 
BARI - In cinque anni, dal 2006 al 2010, una impresa individuale di marito e moglie ha effettuato negli aeroporti pugliesi lavori alla segnaletica per 4,5 milioni di euro, senza gara d’appalto. Tutto bene, se nel 2010 la società di revisione non avesse evidenziato circostanze che la stessa Aeroporti di Puglia definisce «di rilevanza penale»: non solo a questa impresa, che si chiama Sicurstrade, sono state liquidate decine di fatture senza alcun giustificativo tecnico, ma è stata pagata con prezzi più alti anche di 4-5 volte rispetto ai listini ufficiali. Ed in Aeroporti, dicono le carte di un procedimento giudiziario tuttora in corso, questa era la prassi.

La vicenda è delicatissima, tanto da aver provocato il licenziamento di un geometra dell’ufficio tecnico, accusato di svolgere attività di «intermediazione» a favore della Sicurstrade. Il geometra - che ha impugnato il provvedimento - non solo si ritiene un «capro espiatorio», ma ha messo per iscritto di aver soltanto ottemperato agli ordini del direttore generale Marco Franchini. Ed i testimoni ascoltati finora in Tribunale, a Bari, davanti al giudice del lavoro Giuseppe Minervini, hanno confermato questa ricostruzione: negli aeroporti (Bari, Brindisi, Grottaglie e Foggia) i lavori venivano ordinati «a voce», e poi pagati con la firma del direttore generale.

Il caso Sicurstrade scoppia nel 2010 perché l’allora amministratore unico, Domenico Di Paola, dopo un rapporto della società di revisione contabile su 22 fornitori, dispone un audit sull’impresa di Santo Spirito che in un anno e mezzo era stata capace di emettere una fattura a settimana, a botte di diverse migliaia di euro ciascuna. Ciò che è scritto nel rapporto è, a dir poco, sconcertante: ci sono fatture da 80mila euro pagate senza lettera d’ordine né uno straccio di progetto. Dalle fatture non si capisce cosa è stato fatto. E in quelle in cui c’è il computo metrico, ci sono prezzi unitari «non congrui»: sono anche 5 volte più alti rispetto ai listini in uso. Insomma, un enorme pasticcio che sta facendo volare gli stracci.

Ed infatti il geometra si è difeso attaccando. «In realtà - ha scritto per rispondere al licenziamento - l’attività di intermediazione è da attribuirsi ad altri soggetti, i quali - provvisti di potere gerarchico ben più ampio rispetto a quello dello scrivente - hanno da sempre provveduto all’affidamento dei lavori all’impresa Sicurstrade». Lo ha confermato persino il rappresentante dell’impresa, Angelo Ranieri, davanti al giudice: «Gli incarichi in questo senso - ha messo a verbale - mi venivano affidati direttamente dal direttore generale Franchini, e quindi se esistono affidamenti di lavori privi della lettera di incarico ciò non è da attribuirsi alla volontà del signor (il geometra licenziato, ndr) ma a quella del direttore generale».

Interrogato a verbale, Franchini ha dato una versione molto diversa: esisteva una procedura di affidamento lavori che poteva non rispettare le tempistiche solo per gli interventi urgenti, ma c’erano delle regole che il geometra era comunque tenuto a osservare. La prossima udienza si svolgerà il 23 ottobre. Nel frattempo, in un giudizio civile parallelo, Aeroporti ha versato 300mila euro a Sicurstrade a fronte di fatture non pagate per 345mila, dopo che una perizia ha dichiarato che i lavori erano stati comunque eseguiti. La società ritiene che se fossero stati rispettati i listini, avrebbe speso molto di meno, e per questo ha prima chiesto al giudice del lavoro di condannare il geometra a risarcire i 300mila euro, poi - paradossalmente - gli ha offerto 20mila euro «al fine di definire bonariamente la presente convenienza». E allora viene un dubbio: il geometra ha fatto la cresta sulle forniture o sta raccontando qualcosa che è meglio non dire?


29 agosto 2015

I conti di Aeroporti di Puglia
e quel consulente «d’oro»


di MASSIMILIANO SCAGLIARINI 
BARI -  Da novembre 2002 alla metà del 2013 il consulente tecnico di Aeroporti di Puglia, Francesco Angarano, ha incassato (direttamente o tramite il suo studio) parcelle per oltre 3 milioni di euro. La cifra è, al momento, indicativa. Ed è anche per fare i conti in maniera precisa che la Corte dei Conti ha chiesto le carte alla società della Regione. Un consulente milionario, beneficiario di incarichi di cui bisognerà accertare la legittimità. Ma anche una piccola azienda, la Biblios, riconducibile a persone nell’orbita di Cl, che ottiene la gestione di un negozio nell’aeropor to di Bari e poi esce di scena senza pagare né affitti né bollette. I giudici contabili vogliono capire come sia stato possibile. Ieri l’amministratore unico di AdP, Giuseppe Acierno, si è affrettato a precisare che si tratta di roba precedente alla sua gestione e che ha già fornito tutti i documenti richiesti.

«Ove dovesse essere effettivamente accertata la sussistenza di un danno erariale - garantisce - Aeroporti di Puglia provvederà a rivalersi su chi lo ha provocato».
Le vicende sono effettivamente paradossali. La Biblios, gestore dal 2005 di una pelletteria nello scalo di Bari, nel 2011 cede l’attività ad un’altra impresa lasciando un debito di 206mila euro tra affitto e bollette. Con altri subconcessionari, Aeroporti procede con decreto ingiuntivo. Perché con Biblios no? Forse perché la società all’epoca apparteneva all’allora responsabile manutenzione di Aeroporti (ed ex della Cascina), l’ingegner Giovanni Mongelli, ed a sua moglie Aurelia Aurelio. Fino a fine 2012 non avevano versato un centesimo, come conferma anche Acierno: ma dopo il suo arrivo, dice il manager, anche Biblios «è sottoposta a un piano di rientro con il quale si sta recuperando parte del credito che negli anni precedenti non era stato riscosso». Come faranno a riavere i soldi, visto che la società ha trasferito la sede a Roma, risulta in liquidazione ed è stata ceduta a un 71enne di Bergamo nullatenente, questo è un vero mistero.

L’altro capitolo che interessa alla Corte dei Conti è quello delle consulenze affidate, negli anni, all’architetto Francesco Angarano. Ormai un ex consulente, fa sapere Acierno: «Da marzo 2013 - dice il manager Aeroporti - abbiamo posto una particolare attenzione alla rotazione dei professionisti». Ma fino ad allora l’architetto milanese ha collezionato incarichi diretti a palate, a partire da quello di coordinatore dell’a re a tecnica a 438,99 euro al giorno. Il vice-procuratore Pierpaolo Grasso, che conduce l’inchiesta, vuole capire in particolare se siano state rispettate tutte le norme in materia di incarichi. Anche perché l’esposto alla base del fascicolo enumera una serie di coincidenze abbastanza singolari.

Ad esempio l’incarico per il progetto definitivo dei lavori all’aeroporto di Grottaglie, affidato venerdì 31 dicembre 2014 per 95.000 euro: all’epoca la soglia massima per gli affidamenti diretti di ingegneria prevista dalla legge era di 50mila euro. Stesso discorso per la direzione dei lavori da 390mila euro, affidata direttamente l’8 agosto 2005 quando il limite di legge era stato portato a 100mila euro, e poi lievitata a oltre un milione di euro. O, ancora, il fatto che ad un architetto siano stati affidati progetti di ingegneria specialistica (tipo l’antincendio) per il quale serve una abilitazione specifica.

Angarano, spiega Acierno, «non ricopre più il ruolo di coordinatore dell'Ufficio tecnico e la sua collaborazione per la progettazione e la direzione dei lavori di potenziamento dell’aeroporto di Grottaglie e per la direzione artistica dell’amplia - mento dell’aeroporto di Bari è terminata per scadenza dell’incarico». Dall’incarico di coordinatore, l’architetto viene allontanato il 31 dicembre 2010, a quanto pare per volontà dell’ex amministratore Domenico Di Paola che aveva rilevato alcune irregolarità sulla gestione di alcuni lavori. Poi però, a gennaio 2012, ritorna: e gli vengono commissionati uno studio sull’espansione industriale dell’aeroporto di Grottaglie (25mila euro), un progetto di manutenzione straordinaria per Brindisi (10mila euro) e anche il primo incarico al mondo di direttore artistico per i lavori di un aeroporto, altri 40mila euro. Tutte consulenze, quelle attribuite dopo il 2011, che i giudici contabili passeranno al setaccio.


30 agosto 2015

Aeroporti di Puglia, terza
indagine della Corte dei Conti


di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - L’architetto milanese da 3 milioni di euro, le megaparcelle dell’avvocato, il negozio del dipendente che dimentica di pagare 200mila euro tra affitti e bollette, gli appalti e le forniture. E ora anche l’impresa che dal 2006 al 2010 ha effettuato lavori alla segnaletica per 4,5 milioni di euro, senza gara d’appalto. È questo il terzo fascicolo di indagine che la Corte dei Conti ha aperto su Aeroporti di Puglia: una vicenda, quella dei rapporti tra Adp e la Sicurstrade, che riguarda ancora una volta incarichi affidati senza alcuna procedura di evidenza pubblica.

I lavori- si tratta, ad esempio, delle strisce bianche sulle piste degli aeroporti - sono stati effettivamente eseguiti. Ma nel 2010 l’allora amministratore unico, Domenico Di Paola, temendo irregolarità, dispose una verifica interna sulle fatture della Sicurstrade. Nel rapporto si parla di fatture poco chiare, di prezzi «non congrui» in quanto più alti anche di 5 volte rispetto ai listini in uso, e di fatture da 80mila euro pagate senza che a monte ci fosse né una lettera d’ordine né un progetto. Dopo questo rapporto, Aeroporti ha licenziato un geometra che si è rivolto al Tribunale del Lavoro dichiarandosi «un capro espiatorio».
La «Gazzetta» ha raccontato questa storia a settembre del 2014. Ora si scopre che un mese prima la Finanza - su delega del vice-procuratore regionale della Corte dei Conti, Pierpaolo Grasso - aveva acquisito tutte le carte. In particolare, i magistrati contabili si sono concentrati sulle relazioni di audit e su quelle di congruità dei costi, nonché sulle sui regolamenti in uso all’epoca in AdP: per capire se gli incarichi alla Sicurstrade siano o meno legittimi, hanno acquisito le «procedure aziendali» che regolavano «l’affidamento dei lavori a terzi» e «la liquidazione dei lavori».
Questo specifico capitolo di indagine potrebbe essere alle battute finali, così come quello, sempre datato 2014, che riguarda appalti e stipendi dei manager e che era partito all’indomani di un’interrogazione parlamentare del deputato salentino Diego De Lorenziis (M5S). È invece appena partito terzo fascicolo, quello che riguarda gli incarichi all’architetto milanese Francesco Angarano e all’avvocato barese Francesco D’Alessandro oltre che la vicenda della società Biblios, di proprietà del responsabile manutenzione di Aeroporti e di sua moglie, che gestiva una pelletteria nello scalo di Bari e che ha lasciato 200mila euro di debiti tra fitti e bollette.
L’amministratore unico Giuseppe Acierno ha garantito che se verrà accertato un danno erariali «Aeroporti di Puglia provvederà a rivalersi su chi lo ha provocato»: è esattamente a questo che mira la Corte dei Conti. E sugli incarichi tecnici, ha fatto sapere che «da marzo 2013 abbiamo posto una particolare attenzione alla rotazione dei professionisti». Per verificarlo, il vice-procuratore Grasso pochi giorni fa ha acquisito l’elenco di tutti gli incarichi a procedura negoziata affidati dal 2011. Nella lista ci sono molti nomi che si ripetono con una certa frequenza: ad esempio l’ingegnere barese Nicola Micchetti, ex dirigente dello Iacp, che nel solo 2014 ha ottenuto 9 incarichi per un valore di 268mila euro.

sabato 8 agosto 2015

TARANTO NON PIÙ AEROPORTO MA SPAZIOPORTO

Il polo aeronautico o spazioporto
Non più aeroporto, ma spazioporto. Mentre si perde ancora del tempo (ma abbiamo visto che se si vuole, lo si fa in tempi brevi: vedi Paisiello). AdP accelera. Con la scusa di voler valorizzare una zona vasta (e poco edificata) che ha a disposizione una pista da 3.200 metri di lunghezza su cui già atterrano i «Dreamlifter», l’aeroporto di Grottaglie inizierà ad assumere le sembianze di un’area industriale: dalla sperimentazione di velivoli senza pilota (Apr) alle infrastrutture per l’avvio di uno spazioporto (lancio in orbita di microsatelliti), dalle tecnologie per la movimentazione automatica delle cose alle tecnologie che governano il volo «comune» di mezzi con e senza pilota.
Nichi Vendola campione di balle spaziali
La ...regia è di Giuseppe Acierno (voluto da Nichi Vendola), amministratore unico di Aeroporti di Puglia e presidente del Distretto Aerospaziale, e assessore ai lavori pubblici: «Le sfide del futuro si giocano sulle vocazioni industriali dei territori. In Puglia esistono condizioni che possono permettere al sistema locale di effettuare il salto di qualità. Stiamo già lavorando e Grottaglie è qualificata dall'Europa e dall'Italia come infrastruttura dedicata alla sperimentazione di nuovi velivoli e di tecnologie del futuro».
Assessore ai lavori pubblici Giuseppe Acierno
Aeroporti di Puglia, infatti, ha stretto accordi — dopo il via libera avuto dall’Enac e dalle altre istituzioni locali e nazionali — con alcune aziende che costruiranno impianti nel sedime aeroportuale su lotti di circa 10 mila metri quadrati (a disposizione subito 50 mila metri quadrati con la possibilità di sommare in breve tempo altri 100 mila metri quadrati). Si tratta di imprese specializzate nella produzione di fibre di carbonio (Gse, e HB Technologies) e in sistemi radar (Ids) che hanno firmato un contratto di sub concessione fino al 2043. A regime, dopo la costruzione degli opifici, cinque società potrebbero dare lavoro a circa 500 addetti assunti anche grazie a una struttura universitaria, quella tarantina, che a breve lancerà il progetto di una triennale dedicata alla formazione specifica. In fase di definizione c’è anche un’intesa con il gruppo Finmeccanica per i test sugli elicotteri dell’Agusta Westland e sui sistemi di rilevazione (oltre che il velivolo Falco) della Selex. Inoltre, ci sono trattative con altre società come Piaggio, Magnaghi e gruppo Pertosa. «L’obiettivo — prosegue Acierno — è attrarre investimenti in una struttura che offre la possibilità di sperimentare il funzionamento degli aerei tutti i giorni dell’anno».
Tra pochi giorni partiranno i cantieri per costruire una via di rullaggio della pista con la delimitazione di aree e piazzali (l’importo aggiudicato è di 12 milioni). Adp, Cnr, Altran, Siatel hanno avviato l’iter per installare un’infrastruttura tecnologica riservata alle prove di volo. Un investimento da 3,5 milioni. Nei piani della Regione, inoltre, c’è anche il finanziamento di un centro di ricerca, sempre nell'aeroporto, che potrà lavorare per conto delle aziende interessate a usufruire dei servizi specifici. Infine, vista la vocazione di Grottaglie nell'abito del piano nazionale degli aeroporti, resta da sviluppare l’ambito del cargo e dello stoccaggio. A tal fine l’unico riferimento è il memorandum firmato da Alenia Aermacchi e Angelo Investments per la creazione di una infrastruttura per stoccaggio e distribuzione del freddo derivante dal trattamento della fibra di carbonio (materiale utilizzato per il Boeing 787).
Tutto questo accade nell'indifferenza di tutti, per poi rendersi conto tra non molti anni della ennesima scelta scellerata in nome della VOCAZIONE INDUSTRIALE.

le interviste sono riprese dall'articolo di  
Vito Fatiguso

giovedì 6 agosto 2015

AGGIORNAMENTO AEROTECSYS - ACQUISTAPACE ASSOLTO

lettera giunta via mail il 05/08/2015
Abbiamo ricevuto ieri la mail della Synergy Global Managment Ltd del sig. Marco Acquistapace che ricopre il ruolo di direttore. La società ci invita a pubblicare un aggiornamento relativo ad un post del 2012 "visura camerale aerotecsys2". In allegato ci viene inviata una sentenza n. 1355/15 del Tribunale di Bologna datata 26/03/2015, dalla quale risulta che in base all'art. 530 cpp, il sig. Marco Acquistapace "viene assolto perchè il fatto non sussiste".

Il nostro blog e movimento resta sempre fedele alle verità reperibili (su giornali, internet ecc.), che sono a disposizione di tutti, non intende diffamare e offendere nessuno.
Pertanto, recepisce il reclamo della suddetta società e pubblica il legittimo aggiornamento.