domenica 7 agosto 2016

A BARI QUALCUNO BARA

Giuseppe Acierno, Michele Emiliano, Marco Franchini
quello che per 2 anni (per tramite de “la città che vogliamo” di Gianni Liviano) ha promesso uno sviluppo diverso per l’aeroporto di Taranto (nominava Liviano assessore al turismo);
  • quello che denunciava e querelava Di Paola per le presunte malefatte e abusi di AdP;
  • quello che metteva in dubbio il contratto con Ryanair da 85 milioni € stipulato da Vendola;
  • quello che parlava con tutti e tra gli altri, anche i governatori di Calabria e Lucania (per attivare l’aeroporto);
  • quello che non voleva ‘adottare’ Taranto, ma darle un giusto riconoscimento, come figlia legittima della puglia.
Quell'Emiliano non esiste più, in una sorta di dottor Jekyll e mr. Hide, Emiliano ha cambiato idea:
  • ha fatto fuori Liviano (ora pare lo voglia a capo del CIS) (Hide s’è risvegliato);
  • ha perdonato Acierno e Franchini (e tutti i vertici di AdP, coloro che hanno difeso l’operato di Di Paola e comunque, tutti ancora indagati dalla Magistratura barese). Ed ora si presenta, addirittura, al loro fianco;
  • ha ripristinato gli 85 milioni con Ryanair (soldi usciti dalla porta e rientrati dalla finestra) soldi che tutti noi pugliesi cacciamo di tasca nostra;
  • ha previsto ipotetici bandi!!!??? Per far ripartire l’aeroporto di Taranto (i bandi veri, invece, li fatto all’aeroporto della Basilicata), non facendo neanche il minimo garantito (vedi AIP).
Emiliano: una virata di 180° rispetto a quanto promesso in campagna elettorale; noi da tempo abbiamo finito di dargli credito e, ci sentiamo di dare un consiglio agli amici che hanno a cuore la riattivazione dell’aeroporto:
I Bandi deve farli AdP, sono pagati profumatamente per farlo, non ci lasciamo coinvolgere, è una trappola!
Facessero i bandi, poi ce li sottoponessero e allora diremo la nostra.

Attenzione è stato sguinzagliato Antonino Cannavacciuolo







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