lunedì 20 maggio 2013

TAPPETI D'ORO ALLE COMPAGNIE IN BILICO

dal Quotidiano di Bari del 18/05/2013


Interessante articolo di Francesco De Martino che cerca di far luce su vecchi avvenimenti che si ripercuotono ancora con milioni e milioni di € versati "agli amici degli amici", e poi non si trovano i soldi per lo start-up all'aeroporto di Taranto.
ecco l'intero articolo:
Compagnie tra alti e bassi - Prima i 'veneti volanti' del comandante Soddu e ora la Ryanair degli irlandesi
Aeroporti di Puglia ha sempre steso tappeti dorati alle compagnie aeree in bilico.
 di Francesco De Martino
Fanno ancora discutere i rapporti della società di gestione degli aeroporti civili pugliesi con le compagnie aeree sbarcate a Bari, Ryanair in testa, anche se la testa di ponte era stata già gettata con la discutibile politica commerciale-operativa che l'ex manager Mimmo Di Paola aveva steso anni prima coi rampanti manager del Gruppo Volare, oggetto di attenzione della Procura di Busto Arsizio per il disastroso crack del 2004.
La politica a favore del <low cost> casereccio aveva un suggeritore principale: il tarantino (di Grottaglie) grande manovratore Pierluigi Di Palma a capo di una forte lobby aeroportuale che si raggrumava all'interno dell'autorevole centro studi romano Demetra. E Vincenzo Soddu, l'ex pilota, delle Frecce Tricolori potente amministratore delegato del Gruppo Volare, protagonista, secondo i giudici di Busto Arsizio, del fallimento della compagnia aerea e della "volatilità" di milioni di euro verso società fittizie talvolta controllate da figli e parenti. A Bari l'ex ad Di Paola e il dg Franchini non hanno mai fatto mancare nulla a Vincenzo, nomignolo di Soddu noto nell'ambiente aereo nazionale.
Al tycoon sardo, spesso accompagnato dal capo dell'Enac Di Palma, erano riservate le suite più esclusive nei Relais tipici della regione, hostess multifunzione H24, ristorazione d'eccellenza e, soprattutto, apertura di credito illimitata. Le vicende della Seap viaggiavano così in rapporto diretto con quelle del Gruppo Volare. Il 2001 offre risultati eclatanti (1.723,710 passeggeri) che vengono repentinamente oscurati dal sonoro calo del 2005 (-14,7 per cento in agosto).
Ma il flirt con gli amici socialisti-leghisti di Volare lascia anche un buco di 6,4 milioni di euro, messi a bilancio come crediti non incassati. L'enorme cifra riviene dai servizi aeroportuali fruiti e mai pagati dal Gruppo Volare dal 2002 al 2004. Per tutta l'esistenza in vita della compagnia poi fallita, insomma, il duo Di Paola-Franchini non ha mai richiesto pagamenti per servizi regolarmente erogati. Nulla da eccepire sul bilancio, però, né da parte dei sindaci e dei revisori, né tanto meno da parte dell'azionista di maggioranza. Dall'Alitalia, invece, arrivano forti segnali di rappresaglia che tagliano fuori Bari e la Puglia dai piani di espansione della compagnia oltre a tagli consistenti sul traffico merci. I corsari veneti del low cost selvaggio, nonostante le sentenze dei tribunali fallimentari e i "copponi" lasciati, ritornano a Bari più pimpanti di prima. Stessa compagnia di giro e stesse gaudenti attitudini. Il colpo di coda nel 2007, col bando start-up per le concessioni degli aiuti per l'attivazione di nuove rotte aeree. Si mettono sul banco oltre 63 di milioni di euro per "lo sviluppo dei traffici aerei e di terra negli aeroporti pugliesi di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia". Sì ipotizzano 24 lotti equivalenti ad altrettante destinazioni da coprire. Si paventa la possibilità per le compagnie aeree aderenti di usufruire di contributi per tre anni in base ad alcuni calcoli che prevedono un contributo per passeggero rispetto ad una tariffa data più altri contributi a coprire spese <di promozione e di organizzazione>.
Le grandi compagnie aeree che stanno sul mercato, dalla Ryanair a decrescere, lanciano subito segnali di poco gradimento. Vuoi perché la rosa delle destinazioni contiene destinazioni poco appetibili per il mercato aereo (Sofia, Atene, Strasburgo, ecc.), vuoi perché le clausole e i codicilli presenti rappresentano una zavorra poco conveniente per una seria compagnia che si misura ogni giorno con la concorrenza di mercato. E la giostra Myair.com viene costruita in quattro e quattr'otto e certificata da RIA & PARTNERS. I rossi aeromobili di Soddu cominciano a solcare i cieli pugliesi con un'operatività che ha raccolto più lamentele che passeggeri. Voli in ritardo cronico, cancellazioni frequenti, passeggeri lasciati a terra in orari improbabili. Tutto previsto, secondo gli attivi blogger dell'associazione Aviazione Civile che da tempo ammonivano i vertici aeroportuali pugliesi circa la scarsa affidabilità di Mayair.com. Ma all'aeroporto dì Bari sono state tutte parole al vento....

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